martedì 31 dicembre 2013

Due meravigliosi suggerimenti per i soggettisti della Walt Disney Company

Iersera viaggiando in auto ho deliziato l'autista cantando, con tante voci diverse, improvvisando due interi musical in stile Disney, ma di argomento orrido e osceno. Non si può aver idea d'un tale folle divertimento.

All'andata: storia di uno zio pedofilo che infine viene arrestato, con vergogna infinita della moglie, e in carcere viene ammazzato dagli altri carcerati.

Al ritorno: storia di una bambina ebrea che riesce a fuggire dal ghetto di Varsavia prima di venir deportata, e si nasconde in un circo dove viene protetta da tre orsi mentre i nazisti la cercano; il perverso direttore del circo la segnala per riscuoter la taglia, ma infine ella si ritrova in fuga con gli orsi verso il polo nord.

Post scriptum. No, non erano orsi polari; erano orsi polacchi.

sabato 21 dicembre 2013

Il mio commento come firmatario della petizione per Barbara Balanzoni

Signor Ministro, sono un Palasciano e mi corre dunque l'obbligo di ricordarle come di un analogo atto di “insubordinazione”, curando feriti nemici, si sia “macchiato” Ferdinando Palasciano, medico militare, nel 1848, venendo condannato a morte e poi graziato, e venendo infine riconosciuto come precursore della Croce Rossa. La dottoressa Balanzoni si è mossa esattamente nello stesso spirito. Non c'è altro da dire...

http://firmiamo.it/sig--ministro-salvi-il-medico-amico-degli-animali

Regressi civili a ritmo serrato

Mio status d'oggi in facebook. Gli astrologi o chicchessia ci dicano che kafka sta succedendo nel mondo: come mai capitano tutte insieme? l'India e la Spagna che negli stessi giorni tornano indietro sui passi della civiltà, criminalizzando omosessualità l'una e aborto l'altra; l'Uganda che nel mentre pur fa il suo; l'UE col suo passo falso... Oh che diavolo mai sta transitando? l'asteroide Obscurantismus?

Commento, utile in parte, d'un amico. È molto più semplice di quello che si pensi. Con l'aggravarsi della crisi economica, in molti paesi del mondo si è visto il ritorno delle destre; ed ecco il risultato.

Aggiornamento del 13 gennaio 2014. S'aggrega la Nigeria al nigro gregge. (Della Russia non parliamo, già da un anno è odi senz'amo.)

Aggiornamento del 13 marzo 2014. Tocca al Brunei brunirsi e entrar tra i rei. Li devo continuar gli aggiornamêi?

lunedì 9 dicembre 2013

La simmetria del giorno. Come vivere ed operare al meglio

Oggetto: la giornata ordinaria ideale dell'artista filosofo. Nel grafico allegato, ciascuno spicchio rappresenta un'ora, con inizio all'orario indicato dal numero. Nel testo che qui segue sono inseriti quindici link ad altettante utilissime pagine di approfondimento.


Kant era preciso come un orologio.
La prima ora inizia alle 9, con la sveglia, e consiste per la più parte di onirografia, abbozzi, abluzioni, organizzazione e colazione. Alle 14 circa si pranza; alle 21 circa si cena; e tanto l'una quanto l'altra pausa sarà bene che duri un'ora intera, sia ai fini del relax sia della socializzazione con gli eventuali commensali. Intorno alle 2 ci si corica, indi si sta fra letture di svago e appunti oziosi, acché entro le 3 subentri il sonno, che occorre duri almeno sei ore. Nelle quattordici ore rimanenti, che nel grafico sono campite in verde, si studia e si lavora.

Durante studio e lavoro è necessario, soprattutto per riposare la vista, fare pause di almeno un quarto d'ora ciascuna, almeno nei tre punti che ho segnato con una bianca pausa di semiminima: mezzogiorno, le 18, mezzanotte.

In tutto ciò, non si trascuri di scrivere il diario in tempo reale. Né di telefonare, in una pausa o nell'altra, alle persone care e distanti che più abbisognino di una testimonianza d'affetto.

C.D. Friedrich, Viandante
sul mare di nebbia
, 1818.
Sarà salutifero, inoltre, ritagliarsi del tempo per delle quotidiane passeggiate all'aperto, se funzionano i piedi, di almeno un quarto d'ora. Un quarto d'ora è anche la durata di tempo da trascorrere a riposo dopo un pasto prima di un'eventuale passeggiata; il momento migliore per passeggiare, tuttavia, è fra le 17 e le 19, o fra le 17.30 e le 18.30, o fra le 17.45 e le 18.15... così da dividere perfettamente in due metà la giornata studioso-lavorativa.

Quanto al momento migliore per l'autoerotismo, è l'ultima ora di veglia, fra le 2 e le 3, quando gli altri già dormono e non vi è rischio di esser disturbati; se il computer è ancora acceso ci si può agevolare con qualche video porno, se è già spento si può fantasticare a letto; e se c'è un partner si può toglier l'auto-. L'importante, almeno per i soggetti maschi, è orgasmare due o tre volte alla settimana.

Sarebbe infine buona norma bere un bicchier d'acqua ogni ora. E orinare almeno ogni tre ore, cioè sette volte: (I) appena svegli, (II) nella pausa di mezzogiorno, (III) alla fine della pausa pranzo, (IV) nella pausa delle 18, (V) poco prima di cena, (VI) nella pausa di mezzanotte, (VII) poco prima di addormentarsi. Devo anche dirvi quando andare a cacare? :D

Non è semplicissimo e meraviglioso?

venerdì 6 dicembre 2013

5 dicembre


Il momento preciso in cui in facebook mi è capitata sott'occhio questa immagine sono state le ore 23.23 del 5 dicembre, giorno della nascita di mio padre e della morte di Nelson Mandela, e il suo indicatore delle condivisioni ne contava 555. Questo mi è parso un segno analogo al «Cinque, cinque» pronunciato da un mio amico nel sonno come narrato nella pagina del blog Palascianopedia intitolata Limbo, Purgatorio e rinascita spirituale, dove pure è detto che «nella filosofia palascianiana il cinque è il numero associato all'amore universale».

venerdì 22 novembre 2013

Un incontro palascianiano alla chiesa dei Santi Rufo e Carponio

I miei discepoli più atei inorridiranno? pazienza; godano i miei discepoli cristiani; non si può contentar tutte le frange. :D

Sarà forse il più suggestivo momento della quinta stagione di incontri filosofici palascianiani, tanto per lo scenario quanto per i contenuti (a sorpresa); nonché per la novitas della collaborazione: ché, sebbene non sia la prima volta che una mia performance si tiene in una chiesa (quattro anni fa per esempio partecipai con una lettura di Donna de paradiso di Iacopone da Todi a un evento nell'abbazia di San Pietro ad Montes, né si contano le volte che ho suonato su un organo o un armonium in questo o quel luogo sacro, ora per semplice amore della musica, ora per amore di amici addolorati ai quali le mie improvvisazioni servivano a rallegrare qualche messa di requiem), questa è la prima volta che si tratta di un evento ufficiale dell'Accademia Palasciania.

Per una tale storica occasione di interscambio artistico e culturale va ringraziata la disponibilità, piena e pronta com'è in sua natura, del parroco don Gianni Branco. Ond'ecco: sabato 23 novembre 2013, alle ore 17.55, si terrà una puntata speciale del Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia nella splendida chiesa dei Santi Rufo e Carponio (Capua, corso Gran Priorato di Malta 15), antica di quasi mille anni. Ingresso libero.

In che consisterà precisamente quest'incontro? venite e vedete.

https://mw2.google.com/mw-panoramio/photos/medium/69095223.jpg
Foto di Enrico Fiandra. Cliccare per ingrandire.

martedì 5 novembre 2013

Due poesie adespote e un orologio inutile

*_* Sono amato, la gente mi fa omaggi! Qualche giorno fa, ignoti m'han lasciato un paio di poesie sul tavolo della sala in cui avevo tenuta la lezione n. 4 del corso in corso (per leggerle cliccate sul relativo banner qui sotto); e ieri, a margine della replica della lezione n. 5, mi è stato fatto dono d'un oggetto dada (cliccate sull'altro banner).

E più avrei da ringraziare, per quel che m'è donato da amici vecchi e nuovi dì per dì, in quest'ebbro periodo alto di spasmi, filigranato di filìa a pleonasmi; ma il tempo di scrivere è poco, le cose da fare son tante. Toccherà forse aspettare la prossima Festa dell'Amicarium.

http://palasciania.blogspot.com/2013/10/anonime-poesie-su-matto-e-mago.html

http://palasciania.blogspot.com/2013/11/angeli-mostri-pseudomostri-eccetera.html

venerdì 25 ottobre 2013

Sonetto sonante sopra le righe, ancorché umile e umido (di rugiada), per il dí genetliaco di Viola Amarelli

[Nota aggiunta a gennaio 2014. Questo mio sonetto, all'insaputa della dedicataria (che poi ne ha avuta spero gradita sorpresa), è stato inserito in un volumetto antologico edito in occasione del secondo anniversario dell'inizio delle attività di Letteratura Necessaria.]


Flautanti auguri a te, mia Viola eletta,
bel fior che – pur se il balbo babbio mondo
l’assedia ohibò d’ebbr’erbe erèbee a tondo,
spinosette – con suono di spinetta

spiega i petali ogn’alba e di foglietta
in foglietta da sé discrolla il pòndo
di bríniche perlucchie e col profondo
oficlèide del sól s’intona e duetta,

né il suo canto si méschia alla melassa
che glassa altrui orticel d’oboèi sospiri
bensí non sdegna la glissata grassa

di cazzimma che fa ch’io piú l’ammiri;
a tai concenti io godo, e che tu goda
è il desio che al desk mio a poetar m’inchioda.



martedì 22 ottobre 2013

«Chiudete immediatamente la porta sullo spettacolo crudele!»

Rarissimi sono i video di mie performance. Questo qui sotto, di circa cinque minuti, è l'unico che si trovi in YouTube e, credo, in tutta Internet, a tutt'oggi.

Lo ha registrato con uno smartphone la gentile Carolina Pragliola il 20 ottobre 2013 durante Gnôthi seautón, Watson! Siamo tutti la figlia di Lord Hicks, la puntata n. 3 di Urna maris barocca. Nuovo festival capuano di scienza, filosofia, gioco e poesia.

Quella sera, come si legge nel blog dell'Accademia Palasciania (post Da Pitone ai pitoni nel Tamigi),
la lettura della poesia In un lago di sangue e di ingranaggi [...] si è trasformata in una vera e propria sequenza teatrale, con tanto di strumenti atti a operare la manutenzione del cuore meccanico della sventurata figlia di Lord Hicks, interpretata da una ragazza distesa inerte sul tavolo, e con l'intervento di altre persone del pubblico: chi a porgere a Coppelius una fetta di torta, chi a bofonchiare in vece di Lord Hicks «la vita è un cimitero i cui lumini sono le stelle», chi a chiudere «immediatamente la porta sullo spettacolo crudele».
Non avendo io fatto prove, la recitazione non è un granché. Ma certamente il mondo ha visto di peggio. Ond'ecco:

venerdì 27 settembre 2013

Parte il 6 ottobre il nuovo festival palascianiano

Ci risiamo! :) L’«accademia meno accademica del mondo» terrà quest'autunno a Capua il suo quinto corso-laboratorio a base di scienza, filosofia, arte, gioco e umana armonia, articolato in dodici puntate, come sempre a ingresso gratuito.

Si tratterà di lezioni-spettacolo tenute dalla mia umilissima persona, ricche di argomenti educativi stimolanti e inusuali nonché di momenti di grande divertimento, con tanto di laboratorio di scrittura, teatrale, musicale ecc.

Per avere un’idea di quel che l'Accademia Palasciania vi prepara, potete dare una scorsa al programma di qualche evento scorso, come Euristicon (a questa pagina, contenente i link alle descrizioni delle singole puntate) o Arca Arcanorum (a quest'altra pagina).

Il programma del nuovo evento è ancora in via di definizione, ma tutte le date sono già stabilite, nonché il luogo: il Palazzo della Gran Guardia. Vedi annuncio nel blog dell'accademia.

Me al leggio durante una puntata di Euristicon. Palazzo Lanza, 2012.

La terza edizione di «100 Thousand Poets for Change»

Fine del vacuum estivo. Il primo sabato d'autunno si torna in scena, stavolta a Teano.

Personalmente, oltre a preannunziare il «festival» capuano di cui è detto nel blog dell'Accademia (vedi qui), darò lectura di un brano dell'Odissea di Omero nella traduzione di Daniele Ventre, in corso di pubblicazione per Mesogea: accecamento di Polifemo e fuga. E, di mio, il trittico del 2007 Analogo in versi di un quartetto.

Questa è la locandina dell'evento. Cliccare per ingrandire.

Le nostre chattate sono più belle delle vostre

Io: Per cui il gatto di Schrödinger non schrödinzola più, giusto?

D.: No, è morto o è vivo: la sua funzione d'onda è un calcolo delle probabilità sulla scommessa dell'osservatore all'interno dell'esperimentop.

Io: Esperimentop... cioè esperimento fatto da topi... povero gatto!

D.: Bieco sfruttamento dei refusi!

Io: È così che funziona l'evoluzione cosmica. Di clinamen in clinamen.


(Si parlava, via facebook, di QBism. Per saperne di più cliccare, qui sotto, sulla copertina del numero di «Le Scienze» di agosto 2013.)

lunedì 23 settembre 2013

Due sonetti genetliaci paralleli

I sonetti peggior ch’i’ abbia mai scritto! :D


Per R.

Del tuo spirito la beltade immensa
fin dal novantatré m’illuminò
tal che, pensa e ripensa, dir non so
cosa ch’eguagli ciò, pensa e ripensa.

No no no no. Cosa ch’eguagli ciò
dir non so, benché in me sia ricca e densa
la materia – pour ainsi dire – che pensa.
Non so dir. Non so dir. No no no no.

Pur, qualche cosa dovrà dirsi in questo
ennesimo sonetto, fuor del solito
«happy birthday to you» che nulla dice.

No. Nulla dico. E a te, cuor pio e rubesto
(din don dan!), i’ e don Dom (mio domo accolito)
due don diam che faranti – oriam – felice.


Per C.

L’immensa del tuo spirito beltade
fin dal novantacinque illuminommi,
tal che dire non so (par mi s’ingrommi
la mente) cosa che ciò eguagli. (E cade

la penna, indi rimbalza e a vol mi rade.)
No. Dire ciò non so, benché sian sommi
quegl’innati saper ch’il ciel donommi.
Sarà ch’essi l’età, avanzando, abrade.

Pure, qui in quest’ennesimo sonetto
qualcosa dovrà infine – fuor dell’«happy
birthday to you» che nulla dice – dirsi.

No. Nulla dico. E a te, cuor magno e netto,
due don diam i’ e don Dom (che, a quel che seppi,
ha il piú netto e maggior – vuoil pur? – dei tirsi).

martedì 10 settembre 2013

Nel tempo che Iunone era crucciata

E mentre il mondo viaggia verso l'autodistruzione... e tanti spiriti trambasciati pregano e digiunano mesti... qua, fra noi accademici di nulla accademia, si sguazza nel sollazzo; si sbevazza; si impazza. Iersera, a casa di Madame F., m'han fatto mangiare da scoppiare; ubriacare, fra le più sconce boutades improvvisate; e dare lectura integrale del canto XXX dell'Inferno. Ma si può?

Diego Velázquez, I bevitori, 1628-1629.

domenica 25 agosto 2013

Anagramma per il 25 agosto

Te genio! La morale rende schiavi degli stronzi.
 =
Oggi è l'anniversario della morte di Nietzsche.

martedì 9 luglio 2013

XIII sonetto di compleanno per Sante

Come abbicata al limo sta la rana,
sta così ciascun uomo al proprio vizio;
ma il mio non è tal ch’io me ne delizio:
l’accidia è, che mi domina sovrana.

Santino mio, passata è una semmana,
due, tre, quattro, la quinta ha avuto inizio,
e tu goduto ancor non hai lo sfizio
dell’annuale poesia palascianiana.

Vero è che tempo non ho piú per l’Arte
da che Filosofia a sé mi chiama,
e l’energia che resta è picciol parte.

In ogni caso, il Palasciano t’ama;
e ciò sta tra gli assiomi piú sicuri.
Tanti, tardivi ma giulivi, auguri!

giovedì 6 giugno 2013

I tarocchi di Marco Palasciano

Il 26 maggio scorso, durante la dodicesima puntata, è stato da me svelato ufficialmente lo schema – fino allora tenuto segreto – sul quale sono organizzate le ventidue puntate del Nuovo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia dell'Accademia Palasciania.

Semplicemente, gli arcani maggiori dei tarocchi.

Da cui il titolo, finora segreto pur esso, del laboratorio: Arca Arcanorum.

Fin dalla prima puntata, ispirata al Matto, per tutto il tempo la soluzione è sempre stata sotto il naso dei partecipanti: una serie di tali arcani si trovava bellamente esposta, sottovetro, nella sala eventi del Palascianèum.

Eccoli qui in fotografia. Risalgono al 1995, anno in cui li pensai e disegnai. (E usai. Più avanti, mutata episteme, non li usai più.)

martedì 4 giugno 2013

Trascrizione dell'intervista resa da Marco Palasciano a Radio Popolare il 14 maggio 2013

Anna Lamberti-Bocconi.
ANNA LAMBERTI-BOCCONI: Vi presento, questa sera, Marco Palasciano. Chi è Marco Palasciano? è un personaggio estremamente interessante. Un illuminista. Un poeta. Un personaggio che io amo particolarmente per la sua estrema cultura ed erudizione. Mi fa morire: ti può parlare di tutto, dal punto di vista piú curioso. Viene dalla Campania. Ce l’avremo, purtroppo, solo via telefono. È il presidente di un’accademia di cultura, fantastica, che si chiama Accademia Palasciania.

Eleonora Dall'Ovo.
ELEONORA DALL’OVO: Buonasera, Marco. Da dove ci stai parlando?

Marco Palasciano.
MARCO PALASCIANO: Buonasera. Da Capua.

LAMBERTI-BOCCONI: Senti, Marco: tu sei un filosofo, sei un musicista, sei un erudito incredibile...

PALASCIANO: Non sono poi così erudito. Anzi sono un po’ ignorantello, a confronto di tanti altri.

LAMBERTI-BOCCONI: Ecco, e questa è la prova che tu lo sia. Volevo… Aiuto! che cos’è che scricchiola cosí orribilmente? o lo sento solo io?

PALASCIANO: Sarà il mondo che crolla?

DALL’OVO: Va bene. Andiamo avanti.

LAMBERTI-BOCCONI: Andiamo avanti senza paura. Volevo dire: mi è piaciuta tantissimo quella tua poesia dove giochi con gli endecasillabi in maniera magistrale. Dove i versi... Hai capito quale dico?

PALASCIANO: Dove si rincorrono.

LAMBERTI-BOCCONI: Dove si rincorrono furiosamente. Ce la leggi?

PALASCIANO: Be’, sí, è una stessa frase che si ripete... Se ti fa piacere, te la leggo subito.

LAMBERTI-BOCCONI: Certo.

PALASCIANO:
L’alta bellezza ond’io d’amor mi volsi
all’assoluta idea, l’alta bellezza
ond’io d’amor mi volsi all’assoluta
idea, l’alta bellezza ond’io d’amor
mi volsi all’assoluta idëa, l’alta
bellezza ond’io d’amor mi volsi all’a-
ssoluta idea, l’alta bellezza ond’io
d’amor mi volsi all’assoluta idea,
l’alta bellezza ond’io d’amor mi volsi…
E cosí via, all’infinito.

LAMBERTI-BOCCONI: All’infinito, e spezzando i versi in un modo… Io la pubblicherò sulla pagina, cosí i lettori…

DALL’OVO: Su quale pagina, scusa?

LAMBERTI-BOCCONI: Su tutte le pagine possibili: la mia, quella dell’Altro martedì ecc.

DALL’OVO: Sí. E perché ti piace questa…? La tua rubrica è sul fascino. Che cosa ti affascina in questo gioco di parole e di endecasillabi, cara Anna?

LAMBERTI-BOCCONI: Mi affascina l’abilità che ha Marco di ripetere uno stesso verso spezzandolo e facendolo incatenare, in una forma quasi di mantra…

PALASCIANO: In effetti è un mantra.

LAMBERTI-BOCCONI: Hai visto? è un mantra. E mantiene la metrica perfetta. Un mantra di assonanza un po’ dantesca. Però adesso io voglio chiedere a Marco, andando piú sull'umano, tirandolo giù dall’Empireo: che cosa ti affascina di una persona?

PALASCIANO: Che dire? se c'è empatia… Vabbè, io ho tutta una categorizzazione [vedi qui]… sono un po’ paranoico, pieno di ansie, e le persone le divido in tre categorie: gli Ansiolitici, gli Ansiogeni, e poi i Neutri. Gli Ansiogeni, ovviamente, mi fanno venire l’ansia; gli Ansiolitici me la levano, mi fanno stare bene. Diciamo che come presenze ansiolitiche preferisco i maschi rispetto alle femmine, ma poi dipende: quelle materne e quelle angeliche vanno molto bene. Ma non voglio dilungarmi...

LAMBERTI-BOCCONI: Fine, fine, fine. Allora adesso ritorniamo... Mi leggi quella...? Io sono la bellezza, io sono amore.

PALASCIANO: Sí. Questa è la mia penultima poesia. Se muoio domani, è un po’ il mio testamento. L’ultima è solo un frammento. Allora:
Io sono la bellezza, io sono amore.
Se la pietà, se il senso del dolore
non fossero che un sogno arcilontano,
se io non fossi Marco Palasciano
ma un’alata chimera, un cielo d’ali,
se i trionfi e sconfitte materiali
non fossero che scombinate tessere
che via dilava la marea dell’essere,
se tu, se noi, se la sintassi, il sinolo,
se è sí, sé e see, sss sss, tu angelo e libro
e me che in alto come aurora vibro,
piú in basso di cosí, piú in oro e argento,
mia luce, mia verdad, mio nocumento,
abbi cura di te se il mondo muore.
Io sono la bellezza, io sono amore.
LAMBERTI-BOCCONI: Complimenti, Marco. Senti, dove possiamo trovare su Internet o in libreria le tue poesie?

PALASCIANO: Le mie poesie in gran parte non sono edite. Io aspetto di morire, e poi... Intanto le limo, le raggiusto, le riordino. Vabbè, voi cercate; ho tre blog; quello piú importante è palasciania.blogspot.com, dove stanno tutti i resoconti delle mie lezioni-spettacolo di filosofia palascianiana ecc. Comunque non perdiamo tempo a parlare di me. Leggiamo altre poesie, [vedi per es. qui] magari, prima che…

DALL’OVO: No, ti dobbiamo lasciare perché abbiamo delle informazioni che sono giunte proprio ora...

PALASCIANO: È finito o torno dopo?

DALL’OVO: No, finiamo cosí.

PALASCIANO: Ah, perfetto.

lunedì 13 maggio 2013

In radio con Anna Lamberti-Bocconi

Domani sera sarò ospite qualche minuto in radio, per tratteggiare in brevissimo il mondo mio e dell'Accademia Palasciania e, soprattutto, leggere almeno un paio di mie poesie d'amore. L'emittente in gioco, radicata in Milano, è la storica Radio Popolare. Sarà Anna Lamberti-Bocconi, colendissima & gentilissima poetessa, a introdurmi nella rubrica letteraria da lei curata internamente al format L'altro martedì, dedicato a omoaffettività e dintorni, a cura di Eleonora Dall'Ovo ed Emiliano Placchi.
 
Per ascoltarci basterà, non so bene in qual momento fra le ore 22.35 e le 23.30, cliccare sul tasto «On air» che troverete alla pagina www.radiopopolare.it/poplive/diretta.

lunedì 6 maggio 2013

Dalla filosofia della domenica alla poesia del mercoledì

Dopodomani pomeriggio, per quel che mi riguarda, messa momentaneamente da parte la filosofia (nell'immagine la lezione tenuta ieri in un bosco), tornerà in scena da protagonista la poesia. A Napoli, con Sanguineti il Giovane et alii. Cliccare qui per saperne di più.

Palasciano e discepoli sul Tifata. Montaggio di tre foto di Anna Laierno.

giovedì 18 aprile 2013

Sulla presunta indegnità dei genitori omosessuali in genere

(Mio commento di getto ai commenti a un articolo di Benedetta Frigerio apparso il 17 aprile 2013 sul sito online del settimanale cattolico «Tempi». I commentatori avevano tra l'altro scritto cose come «togliamo i bambini dalle mani dei gay», definendo in blocco le persone omosessuali «depravati», «perversi», «gente incapace di vero amore», «persone dalle chiare patologie schizoidi che vogliono disporre, controllare e calpestare la natura e i diritti dei bambini» «con le violenze e le intimidazioni del loro ideologismo insano e delirante», con la loro «corruzione» ecc.)

Sereno il poeta alza le braccia al cielo,
dove il suo occhio vede un trono splendido
e i vasti lampi del suo spirito lucido
gli celano la vista di popoli furiosi.
C. Baudelaire, Benedizione
Ma non vi vergognate dei vostri commenti ciechi? Voi vi concentrate solo sul fatto che la coppia affidataria fosse omosessuale, e generalizzate indebitamente gridando: «Ecco! le coppie omosessuali sono tutte indegne!». Ma quando una notizia uguale riguarda coppie eterosessuali, nessuno di voi grida: «Ecco! le coppie eterosessuali sono tutte indegne».

Rendetevi conto che il vostro modo di ragionare è viziato, quando vi concentrate sul genere dei colpevoli anziché sulla loro colpa. Piuttosto, considerate che vi sono milioni di casi di famiglie eterosessuali sciagurate, perverse, omicide; e che però nessuno, giustamente, si sogna di dire, in quei casi, che il problema sia l’eterosessualità dei partner. Poi si presenta un solo caso su un milione in cui la famiglia sciagurata è omosessuale: e solo allora vi scagliate, cogliendo l’occasione, come barbari su un villaggio da saccheggiare.

Riflettete sul vostro modo di giudicare, rendetevi conto della sua ingiustizia, pentitevi, smettetela di offendere intere categorie di persone sulla base di razzismi indegni di un essere civile, e dimostrerete di avere dopotutto una degna intelligenza. Tutti possiamo sbagliare, per paura e ignoranza, ma dopo un chiarimento il perseverare è o malvagità o pazzia.

(Dopodiché... hanno perseverato.)

martedì 26 febbraio 2013

Inaugurato il Nuovo laboratorio euristico

Cliccare qui per il programma del Nuovo laboratorio euristico di filosofia, arti varie, gioco e umana armonia dell'Accademia Palasciania, totalmente gratuito, da me umilmente condotto. La puntata introduttiva si è già tenuta il 24 febbraio; sto ora preparando la vera e propria puntata n. 1, che si terrà domenica 3 marzo e di cui nella sullinkata pagina troverete poi il link al resoconto, come pure di tutte le puntate successive.

Marco Palasciano a Palazzo Lanza durante una puntata di
Euristicon, 4 novembre 2012. Foto di Carolina Pragliola.

lunedì 11 febbraio 2013

Poësiola nonsenso (o sì?) del dì

«Meglio, tra le Melinda,
le annurche o le renette?»

Di frutti, e fior, s'agghinda
Bacco. Con le ninfette

e i satiri alfin brinda:
il papa si dimette.

«Il mondo ormai si scinda
in due fazioni nette:

l'una limpida e linda,
l'altra egra e negra.* Evoè! tte'!»

* Sull'uso innocente dell'aggettivo negro nel senso non di «persona di colore»
bensì di «oscuro», «triste», «sventurato», vedi a esempio Lo cunto de li cunti.

mercoledì 30 gennaio 2013

Facebook mi rende impossibile essere umile

Faccio di tutto per conservarmi umile, enumerando a me stesso i miei difetti come in un rosario... ma poi leggo in facebook, per esempio, i commenti di tanta gente che, per i motivi pseudoscientifici più idioti, non affiderebbe mai un bambino a due uomini o due donne; e allora sento tutta la superiorità della mia intelligenza noetica, nonché della mia etica, e tutta la miseria di quelle povere menti a basso potenziale, talché infine monto in superbia e mi scappan via tutti i grani del rosario, e saltello di voluttà per la gioia di essere me, così meravigliosamente supergenio e quasisanto a confronto di costoro. Come farò a guarir dal mio peccato, se gli altri insistono a palesarsi così scandalosamente inferiori, intellettualmente e spiritualmente?

lunedì 7 gennaio 2013

Il riassunto di «Euristicon»

Finalmente, con due-tre settimane di ritardo, si sono pubblicati sul blog dell'Accademia Palasciania i riassunti delle ultime due lezioni-spettacolo di Euristicon. Le nozze di Ragione e Fantasia. Di séguito ecco dunque l'elenco dei link relativi a tutte e dodici.

(Le prime due sono consistite in una sintesi delle dodici lezioni-spettacolo di De natura mundi, il corso dell'anno scorso; potete anche saltare il relativo link, per non smarrirvi sùbito in un ramifichìo di link linkanti).
1-2. De natura mundi. L’interpretazione del mondo in ottanta giorni

3. Uno scarafaggio esce da un carillon e inizia a divorare un libro. Serata di giochi e di ricerca euristica

4. Musica lato sensu: la sfera delle Muse. Dalla tassonomia delle arti al trionfo della volontà sulla meccanica

5. La regola del maestro di Borges. Laboratorio di scrittura

6. Alétheia nel paese delle meraviglie. Dall’ignorantia piú o meno docta all’equazione della verità

7. Il caleidoscopio di Maya. Ontologia, cosmologia, biologia

8. Il mosaico di Psiche. Ricognizione e ricostruzione dell’umano

9. Prospero contro il professor Coppelius. Laboratorio teatrale

10. Fuga dal ventre del Leviatano. Pinocchio a rovescio ovvero un mondo di marionette

11. Ulisse nel mar delle blatte. La nave della filosofia tra la Scilla del fideismo e la Cariddi del nichilismo

12. De natura amoris et fine mundi. Come perdersi nell’altro per trovare sé stessi e fare di ogni giorno un rinascimento

Locandina di Euristicon.