sabato 20 giugno 2015

Status del 20 maggio 2015, ore 3.21

I falsi cristiani che oggi manifesteranno contro l'universalità dell'amore mi fanno semplicemente pena: stanno girando in tondo intorno al loro povero errore, mentre la Verità Splendente avanza senza fine, sempre più distante da loro e da tutte le menti che per drogarsi di odio travestito hanno perso ogni nitore cristallino.

venerdì 19 giugno 2015

Due microdocumentari naturalistici

Cliccare qui per il microdocumentario La nidificazione dello scelifrone.

Cliccare qui per il microdocumentario Dopo la pioggia appare sulla tenda una chiocciola.

mercoledì 17 giugno 2015

Ricostruzione di un breve discorso di saluto

Questa che segue è la ricostruzione, in base agli appunti, del discorso in tre minuti da me pronunciato in qualità di presidente dell'Accademia Palasciania durante i saluti introduttivi della Giornata di studi in onore di Ferdinando Palasciano tenutasi il 13 giugno 2015 al Municipio di Capua, nell'aula consiliare, che al termine dei lavori è stata intitolata a Palasciano stesso (con targa marmorea, dono del Rotary Club Capua Antica e Nova, scoperta da tre mani: una del sindaco, una mia e una di Antonio Citarella, presidente dell'Associazione Ferdinando Palasciano). Lo spettacolo di burattini citato, realizzato dai giovani volontari e volontarie del gruppo di Capua della Croce Rossa Italiana in occasione degli stand e fiaccolata del 12 giugno, è La storia di Ferdinando Palasciano, di cui potrete assistere alla registrazione video cliccando sulla foto qui sotto (foto in cui la gentile Ewelina mostra il burattino, da lei creato, raffigurante Palasciano). Va detto infine che il mio discorsetto voleva servire soprattutto da invito a contribuire alla raccolta fondi; ma che questa, per l'occasione, è stata di due sole donazioni, sebbene l'ottantina di libretti da noi portati per distribuirli gratis sia stata arraffata tutta.


Vi ringrazio della vostra presenza. Tra coloro che conosco personalmente vorrei citare in particolare i volontari e volontarie della Croce Rossa, che ieri fra l'altro hanno tenuto in piazza un bellissimo spettacolo di burattini a preludio della fiaccolata (della quale reco ancora le tracce della cera qui sui calzoni; perdonatemi: me ne sono accorto quando ero già uscito di casa), e Giuseppe Palasciano, autore, insieme con Camillo De Luca, della biografia di Ferdinando Palasciano a tutt'ora più ricca, e da cui ho un bel po' attinto nello scrivere Un souvenir di Capua.

Quest'ultimo libretto (di cui più tardi tutti riceverete gratis una copia) si può considerare, quanto a spirito, una via di mezzo tra lo spettacolo di burattini e la biografia di cui sopra, essendo destinato anche ai bambini. È stato infatti concepito per essere diffuso principalmente nelle scuole, sempreché riusciamo a trovare fondi bastevoli sia per questa sia per le altre iniziative in programma per il bicentenario.

Non nascondo le difficoltà che stanno incontrando in merito le due accademie palascianiane capuane. Basti pensare che quest'anno, molto probabilmente, l'Associazione Ferdinando Palasciano dovrà rinunciare a organizzare il Premio Palasciano (quello autunnale, da non confondere con il Premio Palasciano per la Storia della Chirurgia di cui poc'anzi si diceva). Perciò vi prego di contribuire, generosamente quanto potete, alla nostra raccolta fondi.

Infine, sul nostro medico eroe non ho nulla da dire di più di quel che diranno i relatori del presente convegno. Vorrei solo ricordare, giacché l'Accademia Palasciania si occupa essenzialmente di educazione filosofica, come l'operato di Ferdinando Palasciano rappresenti un esempio perfetto di autentico progresso, e di esempi simili vi sia più che mai bisogno per non perdere la rotta in questa nostra epoca caratterizzata, fondamentalmente, da due tendenze epistemiche opposte ma ugualmente disumanizzanti: il materialismo (in ogni senso, ontologico o meno, fino all'ultraliberismo e alle sue conseguenze più nefaste in termini di sfruttamento dei popoli ecc.) e l'integralismo (dalle pazzie devastatrici dell'Isis fino, per restare nei nostri immediati dintorni, ai convegni in stile raduno nazista dei fanatici pseudocristiani che avversano l'omosessualità ecc.).

Ecco: bene a distanza da ambedue queste Scilla e Cariddi operano quanti, al pari di Ferdinando Palasciano, abbiano per stella polare il proprio senso di umanità. Che poi non significa antropocentrismo. Perché essere umani è anche andare al di là dell'umano, verso la comprensione dell'universale.

martedì 9 giugno 2015

Dove incontrarmi il 14 giugno

O voi che amate l'umile persona di Marco Palasciano e la sua superba arte! domenica 14 giugno 2015 potremo incontrarci in occasione di due diversi eventi, il primo a Napoli e il secondo a Capua.

La mattina, al termine di una passeggiata fotografica che inizierà alle 10.30 presso la Porta Piccola del Bosco di Capodimonte, mi troverete nella torre meravigliosa in cui Ferdinando Palasciano visse i suoi ultimi anni (Napoli, salita Moiariello 53), dove declamerò qualche pagina del mio libretto sulla vita del dottore, Un souvenir di Capua; che quindi vi sarà distribuito, gratis come sempre (ah, è anche scaricabile in formato pdf: ecco qui). Ma attenzione: per partecipare a passeggiata e aperitivo occorre prenotare, scrivendo a capodimonteattiva@gmail.com; e la Pro Loco locale, di cui è presidente la gentilissima Maria Settembre, chiede un piccolo contributo; vedi qui.

Più tardi, alle 18.30, sarò a Palazzo Lanza (Capua, corso Gran Priorato di Malta 25; ingresso libero), essendo uno dei trenta autori (tra i quali figurano anche Francesco Forlani e Raffaele Cutillo, storici benefattori dell'Accademia Palasciania, nonché le gentili sodali Marilena Lucente e Michela Salzillo) degli altrettanti racconti riuniti in Petra narrat, antologia a cura di Antimo Cesaro e Jolanda Capriglione, per i tipi di Artetetra. Il mio racconto s'intitola Per una via d'incontri straordinari; ed alcuni di voi già lo conoscono, essendo fra i suoi personaggi. Per ulteriori informazioni sull'antologia vedi qui.

XV sonetto genetliaco per Sante

Tutti infuriati son gli amici miei
di qui per quest’usanza, con la quale
ti privilegio, del sonetto annuale;
e piú si vanno accumulando i rei

papiri genetliaci, piú dovrei
vergognarmi. Volare poi senz’ale
vuol la mia fantasia: giaccio in un tale
stato di scassamento da rodei,

per la caccia agli insetti e le fatiche
del gran bicentenario, che, mio Sante,
produr non posso che arte miseranda.

Ma mentre nel mio studio le formiche
fanno corteo, e il cervello frigge, tante
colombe e rose il cuore mio ti manda.



Elenco di tutti i sonetti genetliaci per Sante
I. «Tutte le stelle danzan sul tuo capo» (2003)
II. «Mio adorato, un altr'anno s'è posato» (2004)
III. «Non ho il tempo di scrivere un sonetto» (2005)
IV. «L'estate incombe, e incombe la delizia» (2006)
V. «Trent'anni. “Sono un vecchio barbagianni”» (2007)
VI. «Rinnovellatamente tanti auguri» (2008)
VII. «Avanza la vecchiaia come un treno» (2009)
VIII; IX; X. «Ogni nove di giugno nove dee» (2010)
XI. «Il tempo scorre, a men che sia nel giusto» (2011)
XII. «In ritardo bestial d'un mese e mezzo» (2012)
XIII «Come abbicata al limo sta la rana» (2013)
XIV. «Ontéa infinito il tutto, il cronotopo» (2014)
XV. «Tutti infuriati son gli amici miei» (2015)

domenica 7 giugno 2015

Una svolta nel caso delle formiche

Enorme assurda invasione di formiche volanti e non volanti sul davanzale della finestra dello studio e intorno! questa è la gratitudine per aver tollerato finora le loro spedizioni isolate! mi pareva poi strano fossero sparite di colpo! che riapparizione in grande stile! che corteo grandioso! via, via: le soffio via col phön, spargo alcool... qua non potete stare; non in questo modo barbaro! la misura, ci vuole la misura in tutte le cose!