martedì 24 novembre 2015
Persone accomunate dalla sete di verità e bellezza, di ludus e armonia
Malgrado la fatica improba (tipo dover star chiuso in casa a lavorare ai testi 12-15 ore al giorno per 4-5 giorni la settimana), peraltro non retribuita giacché – almeno per quanto riguarda la mia natura – le cose migliori riescono per amore e non per soldi, il festival delle 77 meraviglie dell'Ottocento palascianiano sta fruttando belle soddisfazioni, culturali, artistiche ed umane; ché questi incontri, quasi sempre arricchiti da spensierati e allegrissimi momenti di laboratorio ludico e teatrale, e sempre completati da una cena con chi gradisce restare, servono anche se non soprattutto a cercare di intrecciare amicizie nuove, rinsaldare le precedenti, formare infine un bel gruppo di persone accomunate dalla sete di verità e bellezza, di ludus e armonia, e che si trovino bene insieme; magari per sempre; ci si riuscirà? gli anni passati, intanto, chi è che m'è divenuto – per poi restare – amico grazie a lezioni-spettacolo come queste, e ad analoghi eventi dell'Accademia Palasciania? citando, per brevità, solo chi ha totalizzato almeno 200 punti nel mio Amicarium (da non confondere coi punti-presenza relativi alle lezioni): nel 2010 Enrico; nel 2011 Damian, Carolina, Andrea; nel 2012 Edoardo, Alessia, Marika, Roberto B.; nel 2013 Giuliana, Gaetano, Luisa, Gabriella, Anna L., Angela, Nando, Lucia, Alessio, Clementina, Gregorio, Cristina, Felice; nel 2014 Anna D.M., Roberto C., Maria; ma molte altre anime gentili, che amo e m'amano (o ciò spero), potrei segnare qui; e per la fine del 2015, a prescindere da chi abbia più o meno punti, conto di ritrovarmi con almeno sette-otto amici nuovi che restino in pianta stabile nel mio cuore, e viceversa. :)
sabato 14 novembre 2015
Elegia per le vittime di Parigi del 13 novembre 2015
S’appresta a una giornata
di pianti e funerali
la città devastata
dai folli criminali.
La Musa mia, attristata,
ripiega le sue ali
e apre una fiaccolata,
pur delle più virtuali,
soltanto illuminata
da pensierini quali
che la vita è un’ondata
su cui surfando sali
e più al cielo è elevata
più è il tonfo quando cali.
D’intorno, gente irata
ha parole bestiali.
Noi, ogni foia azzerata,
tacciamo, ai morti uguali.
di pianti e funerali
la città devastata
dai folli criminali.
La Musa mia, attristata,
ripiega le sue ali
e apre una fiaccolata,
pur delle più virtuali,
soltanto illuminata
da pensierini quali
che la vita è un’ondata
su cui surfando sali
e più al cielo è elevata
più è il tonfo quando cali.
D’intorno, gente irata
ha parole bestiali.
Noi, ogni foia azzerata,
tacciamo, ai morti uguali.
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