martedì 9 febbraio 2021

Nel XXII anniversario della fondazione dell’Accademia Palasciania

Oggi è il XXII anniversario della fondazione dell’Accademia Palasciania, fondata in Capua il 9 febbraio 1999 per gestire al meglio l’eredità morale di Ferdinando Palasciano, ingegno brillantissimo delle arti medico-chirurgiche ottocentesche nonché precursore eroico della Croce Rossa, del quale potete leggere la storia nel libretto Un souvenir di Capua, scaricabile gratis dal nostro blog, https://palasciania.blogspot.it, visitando il quale saprete di tutti gli eventi palascianiani passati, presenti, futuri e perpendicolari al tempo, sempre a ingresso gratuito.

Primo evento fu il convegno Le opere archeologiche emerse nel territorio di Capua e il progetto TAV: commenti e controproposte. Era l’epoca della nostra lotta per la salvaguardia di un sito archeologico minacciato da un cantiere ferroviario; mi ero deciso a fondare l’Accademia proprio per quell’occasione. Seguirono il convegno in tre giornate Miraggi del progresso e città sepolte e poi, negli anni, tre laboratori teatrali sperimentali; le quattro edizioni del festival musicale Toccata e fuga; le finora sette collaborazioni al genetliaco leopardiano napoletano; le finora undici edizioni locali di 100 Thousand Poets for Change; vari eventi a celebrazione del bicentenario della nascita di Ferdinando Palasciano; la coorganizzazione di Gli spazi della cultura e della fantasia, per salvare dalla vendita Palazzo Fazio, che si salvò; la campagna per intitolare una piazza di Capua a Nikolaus von Schönberg, campagna coronata dal successo, successo celebrato dalla lezione-spettacolo Capua città “copernicana”; e ancora tante lecturæ Dantis, tanti altri eventi letterari tra cui la prima presentazione di Moresco in Campania, e tanto altro ancora.

Ma soprattutto, l’Accademia Palasciania usa dal 2009 allestire i suoi festival-laboratori di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia, consistenti ciascuno in una serie di mie lezioni-spettacolo, spesso integrate da momenti di laboratorio ludico, affettivo, biografico e teatrale.

Nell’organizzare i primi tredici festival-laboratori, ogni schema usabile come base d’una serie di puntate è stato buon pretesto per tirar fuori ora un argomento ora un altro (argomenti di filosofia, fisica, biologia, psicologia, antropologia, storia, mitologia, letteratura, musica ecc.). Alcuni schemi: i pianeti e cieli della tradizione classica, lo zodiaco, gli arcani maggiori dei tarocchi, le Muse, la storia, gli anni della vita di Ferdinando Palasciano, le lettere del nome di una persona cara, la Ruota assiologica ovvero uno schema circolare simmetrico atto a sintetizzare in sedici campi il mondo degli interessi umani.

Il 30 novembre 2019 è iniziato – e a causa della pandemia non è stato ancora completato – il XIV festival-laboratorio palascianiano, L’idea dell’uomo, composto di repliche di vecchie lezioni-spettacolo: una per ciascun festival-laboratorio precedente. Si spera di poterlo completare tra aprile e luglio 2021, tenendo all’aperto le sei puntate mancanti e, infine, la cerimonia per la consegna dei diplomi.

Frattanto è decollata la prima webserie palascianiana, Come non impazzire in casa, che mescola letture dei grandi classici della letteratura a fiction avventurosa ambientata in due universi paralleli: il nostro, in cui sulla Terra imperversa la pandemia di Covid-19, e un universo alternativo, in cui la Terra è invasa dai nanorobot del pianeta Tromos. Entro la fine di febbraio dovrei aver finito di montare l’attesissimo IV episodio, che si andrà a unire agli altri già in YouTube.

Questo il nostro canale YouTube, dove troverete fra l’altro la registrazione della lezione-spettacolo Capua città “copernicana” (non troverete, invece, la videoconferenza Il viaggio della mamma verso l’iperuranio, fuori elenco):

https://www.youtube.com/channel/UCT7eHcTx02v5ni427h_jHdQ