martedì 27 gennaio 2015

Se proprio dovete copiare, copiate un po' meglio

Si confrontino i due passi:
Jean Seznec, The Survival of the Pagan Gods: The Mythological Tradition and Its Place in Reinassance Humanism and Art, Princeton University Press, 1995, pp. 137-138, passo da «Mantegna’s Tarocchi» a «which dwells in the Empyrean».
  
Cecilia Gatto Trocchi, Enciclopedia illustrata dei simboli, Gremese Editore, 2004, pp. 8-9, passo da «Tarocchi del Mantegna» a «che risiede nell’Empireo».
È evidente che la Gatto Trocchi copiò, e copiò male: dei due vistosi errori che il suo testo presenta, difatti, uno era già dello Szenec (e cioè il considerare esterna alle sette Arti liberali l’Astrologia anziché la Poesia); l’altro errore (doppio: confondere il Cielo delle stelle fisse con il Primo Mobile, e di conseguenza elencare solo nove cieli) fu dovuto all’errata interpretazione di «the Heaven of the fixed stars, the Primum Mobile» come una sequenza sinonimica di due nomi relativi a un unico referente, anziché una sequenza di due nomi ciascuno con un referente proprio.

sabato 17 gennaio 2015

Sul pugno del papa

Status di facebook del 17 gennaio 2015

Spero abbiate ben chiaro che, in quella sua tristissima intervista, papa Bergoglio ha suggerito un nesso totalmente privo di validità logica. Le mamme e i babbi sono una certezza, sono concreti; le divinità e i dogmi sono un'opinione, sono fatti d'aria. La violenza a matrice religiosa resta perfettamente ingiustificabile. Ma lui l'ha, di fatto, giustificata, con parole che potrebbero scatenare una guerra; e non tra religioni, ma tra le religioni e chi a esse non crede, vittima potenziale di bullismo ateofobico ecc.

Aveva ben ragione la mia prof di storia contemporanea a sottolineare il ruolo di primo piano, nel mondo d'oggi, assunto dalla rimonta degli integralismi; islamici o cattolici non importa; né importa se, di faccia, truci o benigni. Oggi più che ieri, se non si vuol tornare all'altroieri, i liberi pensatori devono mantenersi saldi e coesi contro ogni pensiero che libero non è. Coesi intorno a cosa? alla comune consapevolezza dell'umana fragilità e follia, e della necessità di porre un argine alle nostre e altrui fantasie quando minacciano di invadere il campo della realtà e sostituirsi a essa.