sabato 7 dicembre 2019

Nasce a Capua il Gruppo Volontari “Ferdinando Palasciano”

Sabato 14 dicembre 2019, alle ore 16.30, a Palazzo della Gran Guardia (Capua, piazza dei Giudici 6) si terrà la presentazione del Gruppo Volontari “Ferdinando Palasciano” della Pro Loco, con fra l'altro un mio intervento, in cui tratterò di alcuni episodi minori della vita di Ferdinando Palasciano. Altri interventi: Luigi Di Cecio, presidente della Pro Loco, e la dottoressa Lucia Giacobone. A seguire: fiaccolata in onore del Dottore, fino alla sua casa natale, sita in via San Michele a Corte.

giovedì 5 dicembre 2019

Nel CCIV anniversario della nascita di Ferdinando Palasciano (1929-1995)

5 dicembre 2019. Oggi mio padre Ferdinando, se non fosse partito improvvisamente per l'iperuranio a sessantacinque anni, ne compirebbe novanta.

Fra tutti i Palasciano dell'epoca era ritenuto il più probo, gentile, puro d'animo e chiaro d'intelletto, come pure è annotato nel diario di mia madre in un passo dove si accenna all'opinione diffusa fra i concittadini. E ben rammento di quando a esempio, nel 1981, stracciò il testamento d'una zia che gli lasciava tutti i propri averi; preferì che venissero spartiti fra l'intero parentado.

Quanto all'eredità che lui ha lasciato a me, basti pensare che se sono ingegnoso è per tutti gli ingegnosi hobby di mio padre tra cui l'elettrotecnica, se sono artista è per l'amore di mia madre per musica e poesia, se sono di sentimenti nobili – ma lascio al mondo il giudicare questo – è perché ambedue lo erano; posso bearmi insomma d'una cospicua eredità spirituale.

Fra ciò che il babbo ha lasciato di materiale, invece, ho ancora qui diverse copie del suo unico libro pubblicato in vita, un manuale di tiro a segno, stampato nel 1988. Coloro che ne desiderino una per ricordo potranno da me riceverla in omaggio, qualche giorno che mi faranno visita. Ciò vale a simboleggiare che le belle persone continuano anche dopo la propria morte a donare qualcosa di sé al mondo.

domenica 1 settembre 2019

Buon settembre, o anime gentili

Lèggere il post udendo questo brano: https://www.youtube.com/watch?v=fDHL4DEWeQo.


Nel 1961, sette anni prima di diventare madre, mia madre si laureò in Lingua e letteratura inglese all'Università Orientale di Napoli. Di lì a breve ebbe la nomina per l'insegnamento in due scuole parificate di Vico Equense, dove si recava in treno da Portici, in cui abitava con la famiglia della sorella. Fu in quel settembre stesso, probabilmente, che acquistò un 45 giri appena uscito, Dimmelo in settembre.

(Molto amava le canzoni e il cantare, fin dalla fanciullezza in Sicilia: scriverà nelle sue memorie «mi dilettavo [...] a cantare ad alta voce tutte le canzoni allora in voga e soprattutto quelle d’amore, che solevo trascrivere quando le ascoltavo per radio, anche durante le mie ore di studio».)

Fu pure di settembre, nel 1964, che prese servizio a Capua, presso la scuola media “Pier delle Vigne”. E conobbe il segretario della scuola. E profetica si rivelò la canzonetta di tre anni prima, come intenderete ascoltandola, sapendo che quel segretario – tre altri anni più tardi – sarebbe diventato suo marito e, un altro anno più tardi, nel 1968, mio padre.

Ormai è trascorso più di mezzo secolo, e siamo tutti morti tranne me, ma il disco è ancora qui. Il giradischi è guasto, ma YouTube rimedia.
«Questo è il mese che ci porterà fortuna,
questo è il mese della felicità.
Né dicembre, né gennaio, né febbraio, no no no:
in settembre dimmi “Sempre t’amerò”».

Sì, lo so cosa state pensando: «Ma è la sigla di Capitan Harlock! hanno copiato!». Eh, sì, mi sa che un poco hanno copiato, sia pure forse involontariamente. Addirittura i due brani sono nella stessa tonalità: https://www.youtube.com/watch?v=Yxo3soclk_A.

giovedì 16 maggio 2019

Nel decimo anniversario della prima lezione di filosofia palascianiana

15 maggio 2019.

Esattamente dieci anni fa, presso l'Aula Magna della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Napoli “Federico II”, si teneva la prima lezione di filosofia palascianiana.

Non nel senso ch'io fossi un professore che teneva un corso. Ero in veste di autore di Prove tecniche di romanzo storico, invitato dal prof. Francesco de Cristofaro a trattare dei princìpi epistemici, estetici ecc. alla base di quell'operina, preludio alla mia opera mondo in fieri.

Titolo della lezione: Palasciano scrittore. Dalla dialettica tra immaginazione e conoscenza alla letteratura come progetto enciclopedico.

Di lì a poco si sarebbe tenuto in Capua il primo festival-laboratorio di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia dell'Accademia Palasciania. Da allora le mie lezioni sarebbero state per lo più lezioni-spettacolo, preparare ciascuna delle quali richiede giorni e giorni, faticoso più o meno come scrivere ogni volta un dramma teatrale.

Dal 2009 a oggi ne ho tenute centocinquanta. Ahimè! Ma anche: evoé!