venerdì 27 settembre 2013

Parte il 6 ottobre il nuovo festival palascianiano

Ci risiamo! :) L’«accademia meno accademica del mondo» terrà quest'autunno a Capua il suo quinto corso-laboratorio a base di scienza, filosofia, arte, gioco e umana armonia, articolato in dodici puntate, come sempre a ingresso gratuito.

Si tratterà di lezioni-spettacolo tenute dalla mia umilissima persona, ricche di argomenti educativi stimolanti e inusuali nonché di momenti di grande divertimento, con tanto di laboratorio di scrittura, teatrale, musicale ecc.

Per avere un’idea di quel che l'Accademia Palasciania vi prepara, potete dare una scorsa al programma di qualche evento scorso, come Euristicon (a questa pagina, contenente i link alle descrizioni delle singole puntate) o Arca Arcanorum (a quest'altra pagina).

Il programma del nuovo evento è ancora in via di definizione, ma tutte le date sono già stabilite, nonché il luogo: il Palazzo della Gran Guardia. Vedi annuncio nel blog dell'accademia.

Me al leggio durante una puntata di Euristicon. Palazzo Lanza, 2012.

La terza edizione di «100 Thousand Poets for Change»

Fine del vacuum estivo. Il primo sabato d'autunno si torna in scena, stavolta a Teano.

Personalmente, oltre a preannunziare il «festival» capuano di cui è detto nel blog dell'Accademia (vedi qui), darò lectura di un brano dell'Odissea di Omero nella traduzione di Daniele Ventre, in corso di pubblicazione per Mesogea: accecamento di Polifemo e fuga. E, di mio, il trittico del 2007 Analogo in versi di un quartetto.

Questa è la locandina dell'evento. Cliccare per ingrandire.

Le nostre chattate sono più belle delle vostre

Io: Per cui il gatto di Schrödinger non schrödinzola più, giusto?

D.: No, è morto o è vivo: la sua funzione d'onda è un calcolo delle probabilità sulla scommessa dell'osservatore all'interno dell'esperimentop.

Io: Esperimentop... cioè esperimento fatto da topi... povero gatto!

D.: Bieco sfruttamento dei refusi!

Io: È così che funziona l'evoluzione cosmica. Di clinamen in clinamen.


(Si parlava, via facebook, di QBism. Per saperne di più cliccare, qui sotto, sulla copertina del numero di «Le Scienze» di agosto 2013.)

lunedì 23 settembre 2013

Due sonetti genetliaci paralleli

I sonetti peggior ch’i’ abbia mai scritto! :D


Per R.

Del tuo spirito la beltade immensa
fin dal novantatré m’illuminò
tal che, pensa e ripensa, dir non so
cosa ch’eguagli ciò, pensa e ripensa.

No no no no. Cosa ch’eguagli ciò
dir non so, benché in me sia ricca e densa
la materia – pour ainsi dire – che pensa.
Non so dir. Non so dir. No no no no.

Pur, qualche cosa dovrà dirsi in questo
ennesimo sonetto, fuor del solito
«happy birthday to you» che nulla dice.

No. Nulla dico. E a te, cuor pio e rubesto
(din don dan!), i’ e don Dom (mio domo accolito)
due don diam che faranti – oriam – felice.


Per C.

L’immensa del tuo spirito beltade
fin dal novantacinque illuminommi,
tal che dire non so (par mi s’ingrommi
la mente) cosa che ciò eguagli. (E cade

la penna, indi rimbalza e a vol mi rade.)
No. Dire ciò non so, benché sian sommi
quegl’innati saper ch’il ciel donommi.
Sarà ch’essi l’età, avanzando, abrade.

Pure, qui in quest’ennesimo sonetto
qualcosa dovrà infine – fuor dell’«happy
birthday to you» che nulla dice – dirsi.

No. Nulla dico. E a te, cuor magno e netto,
due don diam i’ e don Dom (che, a quel che seppi,
ha il piú netto e maggior – vuoil pur? – dei tirsi).

martedì 10 settembre 2013

Nel tempo che Iunone era crucciata

E mentre il mondo viaggia verso l'autodistruzione... e tanti spiriti trambasciati pregano e digiunano mesti... qua, fra noi accademici di nulla accademia, si sguazza nel sollazzo; si sbevazza; si impazza. Iersera, a casa di Madame F., m'han fatto mangiare da scoppiare; ubriacare, fra le più sconce boutades improvvisate; e dare lectura integrale del canto XXX dell'Inferno. Ma si può?

Diego Velázquez, I bevitori, 1628-1629.