Oggi, 12 febbraio 2016, sono diciassette anni giusti dall'avvio delle attività dell'Accademia Palasciania. Quel giorno del 1999 si tenne un volantinaggio, annunciante una raccolta firme pro salvaguardia di un sito archeologico minacciato da un cantiere (vedi qui TAV a Capua: tutta la storia), e nel contempo la mia umile persona fu radiointervistata in Rai da Oliviero Beha. Di lì a un mese e dodici giorni fioriva il primo evento, il convegno Le opere archeologiche emerse nel territorio di Capua e il progetto TAV: commenti e controproposte.
Seguirono il convegno in tre giornate Miraggi del progresso e città sepolte e poi, negli anni, tre laboratori teatrali sperimentali (vedi qui per l'ultimo), le quattro edizioni del festival musicale Toccata e fuga, quattro collaborazioni al genetliaco leopardiano napoletano (vedi qui per quello del 2015), cinque edizioni locali dell’evento mondiale One Hundred Thousand Poets for Change (vedi qui per Mille colori, stessi valori), le finora sette stagioni di lezioni-spettacolo sulla filosofia palascianiana (vedi qui per Le 77 meraviglie dell'Ottocento palascianiano), tante lecturæ Dantis (vedi qui per quella del 750° anniversario della nascita di Dante) e altri reading, la prima presentazione di Moresco in Campania, e altro ancora; tra cui l'anno scorso, in collaborazione con altri enti, le celebrazioni (vedi qui) per il bicentenario della nascita di Ferdinando Palasciano.
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