venerdì 20 maggio 2011

Appunti su una scatola sventrata

Dispongo di una meravigliosa dimostrazione di questo teorema,
che non può essere contenuta nel margine troppo stretto della pagina.

Pierre de Fermat, 1637

La mattina del 10 maggio scorso mi sono ritrovato, appena desto, pieno d'idee per un bellissimo post d'argomento filosofico-religioso, atto nella fattispecie a destituire d'ogni fondamento la credenza nel peccato originale attraverso un'originalissima e meravigliosa dimostrazione.

Accidia, dai Sette peccati capitali, XVI sec.
Sfortunatamente le mille fonti di distrazione che usano zampillarmi intorno hanno assai rallentato la stesura d'un tale piccolo capolavoro, sicché finora (e sono già passati dieci giorni) non ne ho potuta sviluppare se non la prima parte, derivata dalla porzione d'appunti incorniciata da un rettangolo verde.

Quali appunti? quelli che, quel mattino, mi sono trovato a scribacchiare in bagno, sinteticamente, sulla superficie interna d'una scatolina del mio collirio betabloccante sventrata per l'occasione. Ed eccoveli qua, a mo' d'antipasto.

Superficie interna della scatola di Timolabak 0,50% rotta
da Marco Palasciano per scrivervi gli appunti di martedì 10
maggio 2011. (Il passo in blu è un'aggiunta del 16 maggio.)

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