Nella piovosa giornata di ieri, lunedì 16 aprile 2012, sono stato alla mia prima lezione di pittura. Ciò presso Spazio Corrosivo, a Marcianise.
Erano anni che volevo tornare a quest'arte, da me finora insufficientemente praticata (vedi voce «pittura» nella Palascianopedia). Riuscirò a sostentarmene, com'è progetto ardito, nella mia vecchiaia, estinte le già esigue rendite di famiglia? O farei meglio a confidare, piuttosto, nella carità a rotazione degli amici, come dovette Peirce...? Certo sull'alta letteratura, per sua riottosità ai risvolti economici, non si può fare conto in tale senso. Né per i miei concerti riuscirei a farmi pagare; e se fossi pagato, non riuscirei a suonare, probabilmente. Quasi tutte le cose che so fare, infine, mi riescono bene soltanto a farle gratis: tale è la mia condanna, in questo mondo, o forse mia salvezza.
Intanto il risultato di queste prime mie due ore di apprendistato artistico è stato il seguente abbozzo di Natura morta, realizzato in grafite, tempera (il giallo) e acrilico (il blu) su carta:
Va detto che la zampa in alto a sinistra non è ch'io l'abbia disegnata storta per sbaglio, era veramente così; vedasi, a prova, il tavolino reale:
Ma forse avrei dovuto essere meno realistico e più verosimile.
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