Laboratorio dell'ESTEC, Noordwjik. Foto da http://irfu.cea.fr. Cliccare per ingrandire. |
Quest'anno, mia mancanza, il suo sonetto di buon compleanno non l'ho scritto. Ma ne ho scritto, cervello a sfidar l'afa, or ora (21 agosto 2011) uno di non-compleanno, in vista d'un banchetto con lui et alii da tenersi quest'oggi a mezza strada fra Salerno e Capua; e che però, per problemi tecnici, infine non s'è potuto tenere. Fatale latitanza d'assistenti! Patiamur; si vedrà di vedersi tra quattro o cinque giri della luna. Intanto fresco fresco ecco il sonetto.
SONETTO
PER IL NON-COMPLEANNO
DI SANTE
DI SANTE
Il tempo scorre, a men che sia nel giusto
Julian Barbour; e l’uomo si dispera
della mattina che diviene sera,
del non piú rinverdir dell’usto arbusto…
Piú dell’ingiusto tempo è l’uomo ingiusto
tuttavia, se il suo tempo usa in maniera
che la vita anziché piena e leggera
rende a sé, in chiusa, un sacco vuoto e onusto.
Cosí l’accidia sperperar, l’ammetto,
piú e piú le öre e i giorni e i giri vari
dei pianeti mi fa; ma se un sonetto
genetliaco stavolta non avesti,
credi, il mio affetto a quello non è pari
d’un anno fa, ma crebbe a sette sesti.
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