Meraviglioso è poter godere di tali spazi, gratuitamente concessimi da Cooperativa culturale Capuanova e Libreria Guida Capua, con speciale gentilezza, in virtù puramente del mio ingegno, ch'essi benignamente riconoscono il sommo dell'ager capuanus; e ciò, sebbene strida colla mia naturale modestia, m'è di grande conforto in quest'epoca incerta. Finito, a ogni modo, è il semestre oscuro, di crisi e di catarsi, compreso fra metà marzo e metà settembre 2012; la Libra s'è librata, si rinasce*; rinascita celebrata da I libri cambiano il mondo, evento a documento del quale vedete in questo post cinque foto scattate da Grazia Martin.
Nella prima parte del reading si sono succeduti sul palco i quattro poeti e performer in programma (che avrebbero dovuto essere cinque ma, ahinoi, Dino Arbolino è finito a letto con la bronchite). Per ben incominciare, Luca Iavarone ha dato lettura del poemetto comico di Simone Petrella Può la poesia salvare il mondo?
Luca Iavarone. |
Daniele Ventre ha presentato due propri componimenti neoclassici, Ecloga II. Lamento di Itlodeo e Liberaci signore dalle arguzie, più due carmi di Catullo da lui tradotti isometricamente: il n. 63 (in galliambi ritmici resi con doppi ottonari dal secondo membro tronco, occasionalmente sostituito da un senario bisdrucciolo) e il n. 76 (in distici elegiaci resi con un «ripensamento» ventriano dell'analogo modello pascoliano).
Daniele Ventre. |
Marco Palasciano ha tenuto un intervento sul ruolo dei primi libri a stampa nel recupero della letteratura scientifica ellenistica e nell'avvio della scienza moderna; quindi ha teatrato alcuni suoi status di facebook relativi all'ultima fase del semestre oscuro, cantato il suo Mottetto per voce incredibilmente sola, e letto infine altre sei sue poesie: nell'ordine Antimateria; Sestina II; Marte; Delirio/desiderio, alba, infinito; Sestina I; Ninna nanna (quattro di esse si trovano qui).
Marco Palasciano. |
Nadia Marino ha presentato il suo romanzo Ritmo tribale e dato da leggere a Palasciano la poesia Scampia, ohi Marì dalla silloge Galere. Infine nella seconda parte si sono esibiti, con lettura di una o più loro poesie cadauno, sette spettatori: nell'ordine Dante Iagrossi, Teresa De Ninno, Fabio Barissano, Mariele Gilda Papa, Tonino Gentile, Grazia Martin, Annamaria Cembalo.
Nadia Marino. |
Tra le persone assenti loro malgrado, la gentilissima poetessa Vanna Corvese si è premurata di fornire “giustifica” scritta, via facebook, in nove endecasillabi rimati:
Il caldo mi ha sfinita, amico mio:Trentasette i volumi donati dagli spettatori (la maggior parte da Domenico Callipo) alla Librioteca dell'associazione VeraMente.
languisco mentre tutto gira intorno.
La Musa giace esanime ed anch'io
ora riposo e aspetto un nuovo giorno.
È sempre mia compagna l'utopia
che con parole esatte manifesta
i segni del futuro: è la poesia.
Ma non potrò venire a questa festa
che stanotte rallegra Capua mia...
Marco Palasciano (al microfono) consegna i libri raccolti al presidente di VeraMente, Fabio Ianniello (a sinistra). A destra Domenico Callipo. |
* Sulla simpatia tra l'equinozio d'autunno e i casi palascianiani vedi Hypnerotomachia Palasciani.
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