Status di facebook del 25 giugno 2014, ore 13.40
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Un classico senza tempo. |
Quanta mi suscitano tristezza, e riso insieme, le menti epistemicamente regressive che vanno testimoniando orgogliosamente la loro ostilità radicale – senza un motivo degno del mio rispetto – a nozze e/o adozioni omosessuali, aborto, eutanasia e quant'altro di apparentemente empio venga in capo a quegli apparentemente pii di immergere in effigie nel calderone del proprio ametrope odio per la vita (sì, chi odia l'eutanasia odia la vita). Un odio figlio di semplice immaturità filosofica, e/o il cielo sa di quali complicati intrichi della selva della psiche.
In ogni caso io non smetterò mai di avversare costoro, sia pur serenamente, dall'alto della mia anima immacolata, repleta di mirifiche virtù, splendenti perlomeno per contrasto.
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Un illuminante esempio
di «libertà di parola»
secondo alcune persone. |
Per esempio mi stanno molto sul Kafka le cosiddette
Sentinelle in piedi, le cui idee sono quelle che meno stanno in piedi. Di fatto è una bestemmia, come anche un bimbo intendere dovrebbe, il loro invocare il diritto di parola per pretendere di potere dire parole disumane. Meno male che spesso stanno zitti. E quanta ingenua ipocrisia nel loro dirsi contro la violenza, quanta oscenità nel loro definire la legge Scalfarotto e simili un tentativo «di distruggere l’uomo e la civiltà».
La vergogna dei posteri è già su essi, senza scampo, e su tutti gli omofobi, e i biofobi in generale. Se anche voi appartenete a un tale taxon, e siete tuttavia tanto onesti da ammetterlo, voi – miei amici di facebook – disamicatevi. Senza esitare oltre. O pentitevi.
Sono anche disposto, se volete, a fornirvi assistenza spirituale.
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