Locandina dell'imminente incontro succivese con il «poeta appartato» Antonio D'Agostino, che sarà da me introdotto (anche se in questi giorni sono straimpegnato per l'allestimento di Dal Paleolitico a Palasciania). Cliccare qui per leggere quattro sue poesie e un mio simpatico commento-recensione del 9 agosto 2015, in virtù del quale sono stato scelto per tenére l'introduzione in questione. :)
(Intanto ho scordato di pubblicare, tre settimane fa, l'annuncio della mia partecipazione come declamatore all'incontro del 7 dicembre con Daniele Ventre presso il caffè napoletano «Il tempo del vino e delle rose»; gli è che non v'era locandina che me lo rammemorasse.)
giovedì 21 dicembre 2017
28 dicembre: presentazione delle poesie inedite di Antonio D'Agostino
martedì 19 dicembre 2017
Per il XXXIII anniversario dell'inizio del mio diario
Oggi il mio diario ha compiuto trentatré anni. Iniziato il 19 dicembre 1984, consta attualmente di oltre seicento quaderni, senza contare i quadernetti di annotazioni ancora da elaborare per colmare le sue lacune, dovute alla vita frenetica tipica dell'artista multidisciplinare non disciplinato.
I materiali di cui è composto questo già straripante e ancor crescente zibaldone destinato a futura conversione in enciclopedia spaziano tra biografia e onirografia, notizie amicarie e commentari socio-antropologici, appunti d'etica e di filosofia teoretica, ruote concettuali e diagrammi astronomici, scoperte matematiche e giochi enigmistici, impennate liriche in versi sciolti e in rima, prose d'arte e spunti letterari, soggetti teatrali e cinematografici, abbozzi di partiture musicali e di progetti architettonici, numeri miniati e disegni vari; vi sono inoltre incollate fotografie e altrui dediche, biglietti di cinema e di treno, scontrini di bar e articoli di giornale, fiori essiccati ed ali di farfalle, finanche qualche capello e pelo utile alla futura clonazione di esemplari umani, casomai finisse in mani o chele aliene.
Quanto a testo, contiene naturalmente anche le storie delle vostre vite, o qualche loro scorcio luminoso, gentili amici e amiche che quotidianamente col vostro puro affetto mi donate qualcuno dei motivi per cui, nonostante il richiamo dell'Abisso, continuo a vivere e a scrivere, perlomeno in tali quaderni e quadernetti.
I materiali di cui è composto questo già straripante e ancor crescente zibaldone destinato a futura conversione in enciclopedia spaziano tra biografia e onirografia, notizie amicarie e commentari socio-antropologici, appunti d'etica e di filosofia teoretica, ruote concettuali e diagrammi astronomici, scoperte matematiche e giochi enigmistici, impennate liriche in versi sciolti e in rima, prose d'arte e spunti letterari, soggetti teatrali e cinematografici, abbozzi di partiture musicali e di progetti architettonici, numeri miniati e disegni vari; vi sono inoltre incollate fotografie e altrui dediche, biglietti di cinema e di treno, scontrini di bar e articoli di giornale, fiori essiccati ed ali di farfalle, finanche qualche capello e pelo utile alla futura clonazione di esemplari umani, casomai finisse in mani o chele aliene.
Quanto a testo, contiene naturalmente anche le storie delle vostre vite, o qualche loro scorcio luminoso, gentili amici e amiche che quotidianamente col vostro puro affetto mi donate qualcuno dei motivi per cui, nonostante il richiamo dell'Abisso, continuo a vivere e a scrivere, perlomeno in tali quaderni e quadernetti.
Notazione di un sogno con immane mostro abissale, 9 gennaio 1985. |
lunedì 18 dicembre 2017
Piccolo sfogo (post di Facebook del 18 dicembre 2017)
Vorrei tanto dimostrare alle BESTIE IGNORANTI che si può parlare di storia, antropologia, psicologia, mitologia, poesia, filosofia e il resto appresso SENZA ESSERE NOIOSI ma anzi DIVERTENDOSI DA PAZZI e facendo anche esperienze di laboratorio ludico, affettivo e teatrale in cui SCALDARSI IL CUORE e ritrovar la GIOIA di interagire con gli altri esseri umani a un livello un po' più PROFONDO di quello d'una TRISTE VITA da schiavi del consumo, delle mode, di quel che passa la televisione-e-basta e simili MISERIE; ma COME FACCIO a dimostrarglielo, e a donare loro la RICCHEZZA che è qui, se qui NON VENGONO, le suddette bestie ignoranti? che poi fanno pur finta, sovente, d'esser cólte... :P oh, naturalmente non mi rivolgo a voi che leggete; voi siete di tutt'altra pasta, nevvero?, non pasta rosicata dal Sitophilus granarius*.
mercoledì 8 novembre 2017
10 novembre: presentazione di «Appunti di meccanica celeste» di Domenico Dara
Tornano in Campania Domenico Dara e la sua opera, venerdì 10 novembre alle ore 18.30 presso la Casa delle Arti (Succivo, corso Sicilia 31), a cura dell'Assessorato alla Cultura succivese in collaborazione con la Pro Loco e due istituti scolastici. Poetico e magnetico il romanzo di Dara candidato allo Strega ma vincitore allo Stresa, Appunti di meccanica celeste, ambientato in un paesino calabrese che non ha nulla da invidiare alla Macondo di García Márquez. A presentare l'Autore sarò io. (E solo ora mi rendo conto d'essermi dimenticato, sette mesi fa, di annunciare nel presente blog che il 6 aprile avrei presentato Dara alla Libreria Spartaco di Santa Maria Capua Vetere; a parziale discolpa, detto va che un annuncio comechessìa fu fatto, nel blog dell'Accademia Palasciania.)
giovedì 12 ottobre 2017
Acrostico per il compleanno di A.A.
Autunno, inverno, primavera, estate
Non sembrano passare sul tuo viso,
Tant’è ancor bello di beltà da Eliso.
O non come stagioni son passate:
Non t’è l’anno che un giorno, e il dí un minuto.
Inverno è notte, aurora è primavera,
Estate è mezzodí, tramonto è autunno.
Tranne se si ha a rovescio il cuore: allora
Tramonto è primavera, estate è notte,
Aurora è autunno, inverno è mezzodí.
Ahi quante righe ho già riempite qui
Futilmente, né basta spazio ormai.
Fugge il mio tempo al pari (l’orologio,
In viso a me, pur se vo lento e mogio
Non rallenta; anzi). E sento meno puri
I versi quanto piú li distillai.
Tu perdona: volevo farti solo,
O amica amata, i miei piú alati auguri.
Non sembrano passare sul tuo viso,
Tant’è ancor bello di beltà da Eliso.
O non come stagioni son passate:
Non t’è l’anno che un giorno, e il dí un minuto.
Inverno è notte, aurora è primavera,
Estate è mezzodí, tramonto è autunno.
Tranne se si ha a rovescio il cuore: allora
Tramonto è primavera, estate è notte,
Aurora è autunno, inverno è mezzodí.
Ahi quante righe ho già riempite qui
Futilmente, né basta spazio ormai.
Fugge il mio tempo al pari (l’orologio,
In viso a me, pur se vo lento e mogio
Non rallenta; anzi). E sento meno puri
I versi quanto piú li distillai.
Tu perdona: volevo farti solo,
O amica amata, i miei piú alati auguri.
mercoledì 11 ottobre 2017
13 ottobre: presentazione di «Elegia» di Daniele Ventre
Locandina dell'imminente presentazione succivese di Elegia di Daniele Ventre (alla qual festa parteciperò anch'io, anche se il mio «intervento» consisterà solo in una lettura di alcune poesie, visto che in questi giorni sono straimpegnato per l'allestimento di Oniricon, nonché per la correzione delle bozze di La visione della floriselva, e non ce la faccio a preparar nient'altro).
venerdì 22 settembre 2017
Il miglior sonetto genetliaco del 2017
:) Sonetto per l'ennesimo compleanno di Rosa, che ha gradito festeggiarlo venendosene a Capua, sì da pranzare e passeggiar con me.
Stamattina Rossella, tutta bella,
della casetta sua le scale ha sceso,
guardinga per il popolo un po' leso
di cerebro che intorno si scervella;
e più tardi, salita la predella
del diretto, la sua partenza ha atteso,
dicendosi nel mentre: «Il treno è preso;
ora speriamo in te, mia buona stella».
E benigno le è il fato: non deraglia
il cavallo di ferro che la porta,
né alcun pazzo dell'Isis la mitraglia;
ed ella giunge a Capua; e qui s'arresta
il sonetto, col treno, la cui porta
s'apre; e aperto è il futuro che s'appresta.
Stamattina Rossella, tutta bella,
della casetta sua le scale ha sceso,
guardinga per il popolo un po' leso
di cerebro che intorno si scervella;
e più tardi, salita la predella
del diretto, la sua partenza ha atteso,
dicendosi nel mentre: «Il treno è preso;
ora speriamo in te, mia buona stella».
E benigno le è il fato: non deraglia
il cavallo di ferro che la porta,
né alcun pazzo dell'Isis la mitraglia;
ed ella giunge a Capua; e qui s'arresta
il sonetto, col treno, la cui porta
s'apre; e aperto è il futuro che s'appresta.
mercoledì 20 settembre 2017
30 settembre - 1° ottobre: dai «Poets for Change» a «Oniricon»
Cari amici, finalmente torno in scena. Come forse ricorderete, dal 2011 centinaia di luoghi in tutto il mondo vengono uniti ogni primo sabato d'autunno da una grande festa, un reading collettivo dedicato alla poesia e al cambiamento: One Hundred Thousand Poets for Change. Ebbene, per il 2017 l'Accademia Palasciania – già organizzatrice delle prime sei edizioni in Terra di Lavoro – in collaborazione con la Libreria Spartaco presenta l'evento Sogno, poesia e altra ingegneria (nel senso di quell'ingenioso hidalgo), che si terrà il 30 settembre alle ore 18.00 nella sede della libreria, in Santa Maria Capua Vetere, via Alberto Martucci 18; ingresso libero.
A introduzione dell'incontro, inaugurerò il XX “anno accademico di nulla accademia” dell'Accademia Palasciania presentando il programma del festival-laboratorio palascianiano n. 10 di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia Oniricon. Appunti per un'enciclopedia delle meraviglie, che si terrà a Capua in dieci puntate a partire da domenica 1° ottobre: per info vedi qui.
La prima parte di Sogno, poesia e altra ingegneria vedrà intanto gli interventi di Daniele Ventre, Nadia Marino, Roberto Cocchis, Salvatore D'Angelo, Sossio Bencivenga (qui le schede dei poeti reclutati).
Nella seconda parte, ciascuna delle persone presenti fra il pubblico potrà recarsi al leggio e leggere, o far leggere, uno o piú testi poetici, suoi o altrui.
Preparate perciò, gentile pubblico, per il 30 settembre le vostre poesie più amate!
[Aggiornamento: qui il resoconto dell'evento.]
A introduzione dell'incontro, inaugurerò il XX “anno accademico di nulla accademia” dell'Accademia Palasciania presentando il programma del festival-laboratorio palascianiano n. 10 di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia Oniricon. Appunti per un'enciclopedia delle meraviglie, che si terrà a Capua in dieci puntate a partire da domenica 1° ottobre: per info vedi qui.
La prima parte di Sogno, poesia e altra ingegneria vedrà intanto gli interventi di Daniele Ventre, Nadia Marino, Roberto Cocchis, Salvatore D'Angelo, Sossio Bencivenga (qui le schede dei poeti reclutati).
Nella seconda parte, ciascuna delle persone presenti fra il pubblico potrà recarsi al leggio e leggere, o far leggere, uno o piú testi poetici, suoi o altrui.
Preparate perciò, gentile pubblico, per il 30 settembre le vostre poesie più amate!
[Aggiornamento: qui il resoconto dell'evento.]
venerdì 23 giugno 2017
Napoli, 29 giugno: tre palascianisti declamano il «Dialogo della Natura e di un islandese»
Il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore, sito ovviamente in piazza San Domenico. |
L'evento vedrà, fra l'altro, come già nelle cinque edizioni precedenti, l'attiva partecipazione dell'Accademia Palasciania, stavolta nelle persone di tre performer che declameranno il leopardianissimo Dialogo della Natura e di un islandese, dalle Operette morali: io (l'islandese), Alessia Ventriglia (la Natura), Gaetano Riccio (prologo ed epilogo).
Tutto il mondo è invitato. Ingresso libero! :)
La Sala del Capitolo. |
Nostri post su edizioni precedenti del ricorrente incontro leopardiano (nel 2011 e 2013 mancante, nel 2016 ridotto a evento online):
2009. Napoli tra Leopardi e Palasciano
2010. Un gioco per la festa di Leopardi
2012. Evento: «Omaggio a Giacomo Leopardi»
2014. «La ginestra» a Villa delle Ginestre
2015. Gemellaggio Leopardi-Palasciano
martedì 30 maggio 2017
Wanda Marasco e Roberto Cocchis in due eventi dell'Accademia Palasciania
Il 1° e il 5 giugno 2017 si terranno fra Capua e Santa Maria Capua Vetere due eventi a cura dell'Accademia Palasciania, entrambi a ingresso libero. Il primo sarà dedicato a Wanda Marasco, già nel 2015 finalista al Premio Strega con il romanzo Il genio dell'abbandono. La intervisterò personalmente in merito al nuovo romanzo, finalista al Premio Strega 2017, La compagnia delle anime finte. La presentazione si terrà il 1° giugno alle ore 18:00 presso la Libreria Spartaco (Santa Maria Capua Vetere, via Alberto Martucci 18): occasione da non perdere per conoscere dal vivo un'autrice della quale si sono già bellamente messi in mostra, nelle prove narrative precedenti, lo stile inconfondibile e la straordinaria forza espressiva, e che per inciso abita a Napoli nella casa che fu di Ferdinando Palasciano.
Il secondo evento si intitolerà Dal professor Coppelius al professor Cocchis. Quattro passi tremanti nei meandri della letteratura del mistero, e si terrà a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10) il 5 giugno alle ore 18:17. Lo strano orario allude al 1817, anno della pubblicazione dei Notturni di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann: racconti in uno dei quali, L'uomo della sabbia, fa la sua comparsa il diabolico professor Coppelius (destinato fra l'altro a rivivere come ricorrente personaggio chiave dei laboratori filosofici e teatrali dell'Accademia Palasciania). Duecent'anni dopo, fa la sua comparsa Il giardino sommerso, opera prima del professor Cocchis. A unire i due libri di racconti è il filo di un filone letterario: quello della letteratura del mistero, il cui spettro (non nel senso di fantasma) spazia dal poliziesco all'horror passando per il thriller e il soprannaturale. La serata, che mi vedrà come relatore e animatore a fianco di Roberto Cocchis, sarà arricchita da performance e giochi in tema.
Il secondo evento si intitolerà Dal professor Coppelius al professor Cocchis. Quattro passi tremanti nei meandri della letteratura del mistero, e si terrà a Palazzo Fazio (Capua, via Seminario 10) il 5 giugno alle ore 18:17. Lo strano orario allude al 1817, anno della pubblicazione dei Notturni di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann: racconti in uno dei quali, L'uomo della sabbia, fa la sua comparsa il diabolico professor Coppelius (destinato fra l'altro a rivivere come ricorrente personaggio chiave dei laboratori filosofici e teatrali dell'Accademia Palasciania). Duecent'anni dopo, fa la sua comparsa Il giardino sommerso, opera prima del professor Cocchis. A unire i due libri di racconti è il filo di un filone letterario: quello della letteratura del mistero, il cui spettro (non nel senso di fantasma) spazia dal poliziesco all'horror passando per il thriller e il soprannaturale. La serata, che mi vedrà come relatore e animatore a fianco di Roberto Cocchis, sarà arricchita da performance e giochi in tema.
lunedì 22 maggio 2017
Una serata dedicata a «Lo cunto de li cunti»
Domenica 28 maggio 2017, alle ore 17.30, sarò al Casale di Teverolaccio (Succivo, via XXIV maggio 1) per un evento a cura del Loggiato al Limone, Cuntando e cantando Giovan Battista Basile, dove di Basile narrerò la più spassosa fiaba: Lo scarafone, lo sorice e lo grillo. Per ulteriori informazioni sull'evento vedi qui.
domenica 16 aprile 2017
«Contenuto, forma, sistema»
Un laboratorio di scrittura creativa m'ha invitato a tenere una lezione. Celere l'ho approntata (sintetizzando in essa l'ultima triade di puntate, dedicata al racconto, di Maieuticon. Festival-laboratorio palascianiano n. 9 di scienza, filosofia, poesia, arti varie, gioco e umana armonia, tenutosi in Capua ad autunno 2016).
Tratterò fra l'altro di funzioni della letteratura, di deontologia della scrittura, di cosa ci insegna la storia, della combinatoria dei generi e delle atmosfere, dello stile, della polifonia, delle opere mondo, del telos. Si farà inoltre un gioco di inventio, dispositio, elocutio e actio.
La lezione, intitolata Contenuto, forma, sistema. Dall'inventario pedante all'invenzione alla Dante, si terrà questo venerdì a Caserta. Ma l'ingresso non è libero, benché il laboratorio s'intitoli Liberi: è riservato agli allievi.
Perciò, se desiderate assistere alla mia lezione, l'unico modo è invitarmi a replicarla nelle sedi vostre. ^_^
Tratterò fra l'altro di funzioni della letteratura, di deontologia della scrittura, di cosa ci insegna la storia, della combinatoria dei generi e delle atmosfere, dello stile, della polifonia, delle opere mondo, del telos. Si farà inoltre un gioco di inventio, dispositio, elocutio e actio.
La lezione, intitolata Contenuto, forma, sistema. Dall'inventario pedante all'invenzione alla Dante, si terrà questo venerdì a Caserta. Ma l'ingresso non è libero, benché il laboratorio s'intitoli Liberi: è riservato agli allievi.
Perciò, se desiderate assistere alla mia lezione, l'unico modo è invitarmi a replicarla nelle sedi vostre. ^_^
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