sabato 30 maggio 2015

La «Nota sull'Autore» di «Un souvenir di Capua»

Riporto qui di séguito la Nota sull'Autore che si trova a pag. 50 di Un souvenir di Capua nel bicentenario della nascita di Ferdinando Palasciano, Accademia Palasciania & Associazione Ferdinando Palasciano, Capua 2015. (Per ulteriori dettagli biografici vedi qui.)


1815, 1891, 1968: Ferdinando Palasciano ha vissuto 76 anni e ½ e, per la gioia dei numerologi e degli astrologi, è 76 anni e ½ dopo la sua morte che nasce Marco Palasciano, anch’egli con il Sole nel segno dei Gemelli e in opposizione a Nettuno. La nascita del pro-pro-prozio Ferdinando è l’evento intorno al quale ruotano le Prove tecniche di romanzo storico con cui Marco nel 1995 giunge finalista, per la terza volta, al Premio di narrativa Italo Calvino. Lo stesso anno è tra i vincitori della Rassegna di poesia Laura Nobile, con la raccolta L’insectarium dei burattini, e si laurea in sceneggiatura e regia cinematografica e televisiva alla Libera Università del Cinema di Roma. Nel 1998 inscena il suo primo lavoro teatrale, Un Amleto di ritagli e di pezze, al primo Incontro Nazionale al Sud dei Teatri Invisibili. Nel 2002 tiene le prime lecturæ Dantis. Nel 2003 i primi concerti pianistici. Nel 2006 Lavieri pubblica le Prove come primo titolo italiano della collana Arno.

L’artista multidisciplinare ma indisciplinato matura intanto in filosofo eclettico e, sotto il marchio dell’Accademia Palasciania da lui fondata nel 1999, dieci anni dopo inizia a tenére, nei palazzi e giardini messi a disposizione da entusiasti e incoscienti mecenati, decine di lezioni gratuite e aperte a tutti sulla sua filosofia, caratterizzata principalmente dal recupero della metafisica come base di ogni discorso razionale; il che sarebbe indigeribile ai piú se non si fosse nell’accademia meno accademica del mondo, dove la didattica filosofica è arricchita da excursi tra scienza e fantascienza, storia e mito, eros e phobos ecc. nonché da performance artistiche e momenti di laboratorio ludico, affettivo e teatrale. Grazie a ciò sempre piú persone di ogni età si uniscono in bella rete amicale, né maggiore successo Marco desiderava. Sulla ruota assiologica di sua invenzione si basa il primo corso o festival di filosofia palascianiana, De magna rota rerum humanarum (2010), cui seguiranno i via via piú enciclopedici e spettacolari De natura mundi (2011), Euristicon (2012), Arca Arcanorum (2013), Urna Maris barocca (2013), Encyclopædia Cœlestis (2014) e Le 77 meraviglie dell’Ottocento palascianiano (2015).

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