Possibile che nessuno si sia accorto di come in un celebre paio di versi della
Ginestra il poeta pare echeggiare apposta sia il Tasso sia il Parini? vedi rima baciata «folle»/«estolle» in chiusa di frase, già nella
Liberata (
combattimento di Tancredi e Clorinda) e nell'ode
La gratitudine; né trovo in rete alcun che annoti ciò.
Tasso:
... ne gode e insuperbisce. Oh nostra folle
mente, ch'ogn'aura di fortuna estolle!
Parini:
... almo sapor, che a sé contrario il folle
secol non gusta, e pur con laudi estolle.
Leopardi:
... che sé schernendo o gli altri, astuto o folle,
fin sopra gli astri il mortal grado estolle.
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