La vera patria è quella in cui incontriamo
più persone che ci somigliano.
più persone che ci somigliano.
Stendhal
L'Italia nel 1861. |
Crescere immersi in idee di tal genere (per fare il mio umile esempio, in età puerile-adolescenziale molto io lessi nella collana Urania e molto vidi di Star Trek ecc.) può comportare, donchisciottismo a parte,
● sul piano della religiosità l'assenza, data la non insensata speranza nel «paradiso in terra», di quei sentimenti antivitali – massimamente caratteristici delle fedi millenariste – i quali fanno a tanti trascurare (se non ostacolare), nel nome dell'eterno, la costruzione del domani;Per quest'ultimo motivo, non posso sentirmi che pochissimo coinvolto dalle celebrazioni di quest'oggi, ovemai v'interessasse saperlo.
● e sul piano dell'idealismo politico l'assenza di sentimenti nazionalistici, completamente insensati alla luce dell'auspicio d'una fraternità senza confini.
Sarei ben più contento se vedessi, per cominciare, l'Italia integrarsi veramente a dovere con l'Unione Europea, rigettando i propri vizi, una considerevole parte dei quali ch'io intendo le deriva dal kryptonitico influsso del frammento residuo di «Stato Pontificio» – trasmutato in «Città del Vaticano» – che ancora, pur finito l'Ottocento e dopo esso il Novecento, rimane incastonato nel suo cuore.
Fotogramma da L'uomo che visse nel futuro di George Pal, 1960. |
Nessun commento:
Posta un commento