sabato 2 aprile 2011

Come finii col piede fratturato per una mucca morta sui binari

Sms da me spedito a vari amici intorno alle 0.00 di venerdì 1° aprile 2011:
Sono bloccato alla stazione di Cassino, tornavo da Roma ma una mucca morta sui binari impedisce il transito e bisognerà aspettare le 7.30 perché venga l'unico carro attrezzi della provincia! Chi può venirmi a prendere? Vi prego! Non voglio passare la notte qui!
Quando poco più tardi il gentile Matteo mi ha telefonato, l'ho informato che ormai avevo trovato ospitalità per la notte; più non si preoccupasse. Ma, venuto il giorno, ecco il nuovo messaggio che i miei amici hanno dovuto ricevere intorno all'ora di pranzo:
Sono a casa con un piede spezzato, vedi Facebook :(
Difatti sulla mia bacheca di Facebook ferveva il commentario al resoconto da me fatto della convulsa nottata trascorsa a Cassino. Mettendo insieme i soli miei commenti, e tòltine quelli in risposta a commenti altrui, ecco la narrazione netta (alla quale mancava solo la spiegazione del perché avessi viaggiato in treno anziché in auto):
Ho passato una nottata INFERNALE!!! dopo essere stato a Roma all’inaugurazione della mostra d'un amico artista, in serata sono rimasto, tornando, bloccato alla stazione di Cassino dove UNA MUCCA MORTA SUI BINARI impediva il transito e bisognava aspettare le 7.30 del mattino perché venisse a trarla via l’UNICO carro attrezzi disponibile nella provincia di Frosinone!!! ho chiesto aiuto via telefono a una ventina di amici o presunti tali, ma NESSUNO ha potuto o voluto venirmi a prendere!

Per “fortuna” ho fatto amicizia (tramite un giovane poeta con cui avevo dialogato nel treno) con un gruppo di allegri beoni coi quali ho così trascorso la nottata, in osteria e poi a casa d’uno di loro, giocando a Monopoli. Ma a un certo punto è scoppiato un litigio per questioni di donne, e due si sono messi a scassare tutto per scassarsi l’un l’altro!, e mi sono finiti addosso e mi hanno fatto un male cane a una caviglia! Finalmente stamattina sono stato accompagnato, zoppicante, alla stazione, dove nel frattempo la mucca morta era stata rimossa (almeno questo) e così sono potuto tornare a Capua. Quindi mi sono fatto accompagnare in ospedale dal mio assistente e, fatta una radiografia, si è riscontrata la frattura del metacarpo e mi hanno dovuto ingessare!!!!!!! COSE DA PAZZI!

Ti rendi conto??????? tutto poi per andare a vedere le quattro croste e le sculture COL PONGO di quel mio amico, col quale peraltro a Roma ho pure litigato, Mario De Crete, segnatevi questo nome, devo scrivere un articolo di fuoco, prima mi ha pregato e strapregato di intervenire alla mostra con una mia lettura e poi si è permesso di criticare i miei testi dicendo cose d’una stupidità miserrima, davanti a terzi, e meno male che mi ha rimborsato le spese di viaggio altrimenti l’avrei appeso per la collottola a un cavalletto.
E intanto che mi telefonavano preoccupati anche il gentile Giuseppe e la gentile Olga, nonché di nuovo Matteo pronto ad accorrere al mio capezzale, l'afflitto Domenico (o chiunque egli avesse autorizzato a spacciarsi per lui tramite il suo account) mi scriveva in bacheca:
Marco ti ho già pregato di perdonarmi e torno a pregarti! perché non vuoi rispondere ai miei messaggi privati? sto malissimo, sai quanto sono dispiaciuto per la mia leggerezza, sto davvero molto male per la tua macchina che mi hanno rubato sotto al naso, sai bene come sono stato in quel momento. Abbi un po' di pietà di me, rispondimi perlomeno, farò tutto il possibile per rimediare, tutto quello che è umanamente possibile. Ti supplico dimmi qualcosa.
E inviava a vari nostri comuni amici di Facebook l'email feisbucchiera che segue:
Perdonate se vi disturbo, vi prego di aiutarmi a fare pace con Marco Palasciano giustamente arrabbiato con me perché per una mia leggerezza ha dovuto perdere la sua macchina, che l'altro ieri mi aveva prestato. Infatti mi è stata rubata.

Sono stato malissimo per questo e gli ho chiesto mille volte scusa, ma ce l'ha a morte con me e non so più cosa devo fare. Non risponde neanche ai miei messaggi, vi prego di intercedere presso lui per me se questo non vi è di peso. Sono veramente dispiaciutissimo. Oltretutto se avesse avuto la sua auto probabilmente non gli sarebbe accaduta la brutta avventura di ieri notte in treno, di ritorno da Roma, e ora non sarebbe a casa col piede spezzato.
A chi ha chiesto maggiori lumi ha detto:
Semplicemente me l'ha prestata per l'ennesima volta, martedì, per dei servizi che avevo da fare. Alla fine della giornata si era fatto un po' tardi ed ero stanco, e anziché riportargliela a Capua gli ho chiesto se potevo tenerla per la notte e riportargliela il mattino dopo (abito a Caserta in periferia), lui ovviamente ha titubato temendo la rubassero ma poi ha acconsentito e così l'ho parcheggiata sottocasa mia... Il giorno dopo la macchina non c'era più!!!!

Se almeno mi avesse permesso di accompagnarlo a Roma, invece di andarci da solo, forse ieri notte non sarebbe finito con il piede spezzato, mi sarei frapposto fra lui e quei due pazzi ubriachi che gli sono cascati addosso.
La gentile Loredana mi ha contattato e ha provato a intercedere; ma io ho risposto «No, non lo perdonerò mai». 

Nel frattempo, tra l'altro, la gentile Angela telefonava dal Veneto alla propria madre, mia vicina di casa, affinché mi bussasse, a sincerarsi del mio stato; e così madame scopriva, senza eccessiva sorpresa, che il mio piede era perfettamente sano.

Parimenti, chi avesse sbirciato nel cortile condominiale avrebbe visto la mia auto...

Più tardi, recatomi a teatro con amici, a chi s'accostava e aveva saputo da Facebook del dramma cassinese esibivo, sollevando l'orlo d'un calzone, la ginocchiera che m'ero calata a simulare una fasciatura-ingessatura seminfilandola nella scarpa; e parte di loro ha abboccato.

Dopo il teatro, a una telefonata del
gentile Antimo, anch'egli preoccupato per il mio piede, ha risposto lestamente Antonella fingendo che in quel momento io avessi avuto un malore; e, mentr'ella parlava, ho fatto gridare a Roberto: «Si è svegliato, si è svegliato!». E io a gemere...

Quanto ai Pesci allestiti ieri, quello della mucca e contorno non è stato che il principale: molti altri, anche con la complicità di terzi, a ogni minima occasione ho fatto germogliare e crescere e fruttificare più che si potesse, fino alle 0.00 e oltre del 2 aprile; talché d'essi il resoconto abbisognerebbe d'un lungo post a parte. Non resta intanto che farvi notare come «Mario De Crete» non sia altro che l'anagramma di «arte mediocre»; e confessarvi come, ormai da anni, un 1° d'aprile non passi senza che io o la mia Accademia allestiamo Pesci di questa risma, o meglio banco. E, a proposito, per chi non se ne fosse ancora accorto: l'anagramma di «Pio Meo Di Cesare» è «poesia mediocre».

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Indovinato tutto, anagramma compreso! XD

Daniele Ventre

Marco Palasciano ha detto...

:D Bene!, benché potesse anagrammarsi anche (per fare qualche esempio) come segue:

Come ardirete?
Cratere medio
Decretiamo re...
Dire? Tacere, mò!
Eterodermica
Mode ricreate
Ora mi credete?
Recite d'amore
Torre medicea

Marco Palasciano ha detto...

Un anno è ormai passato. Pesci nuovi:

palasciano.blogspot.com/2012/04/pesci-daprile-del-2012.html

Marco Palasciano ha detto...

Pesci più vecchi:

letteremoderne.forumcommunity.net/?t=6040558