mercoledì 2 novembre 2011

Specchio ustorio delle mie brame eterne, da' al rogo le immondizie postmoderne

Cliccate qui per l'aureo resoconto, ove v'interessasse, della quinta puntata di De natura mundi. Sto intanto preparando la sesta. Quel che segue, in proposito, è il frammento centrale dall'ultimo comunicato stampa dell'Accademia Palasciania.
Alle ore 21.30 di lunedí 7 novembre, a Palazzo Fazio (via Seminario 10) vi aspetta Il ritorno di Astrea in astronave. Tramonto del postmoderno e rimonta del moderno. Una serata dedicata, tra lazzi carnascialeschi, al rogo di quanto di peggio abbia prodotto la cultura dell’ultimo mezzo secolo e, tra echi di concerto delle sfere celesti, al recupero di quanto di cinquecentesco il razionalismo folle del Seicento e l’irrazionalismo calcolato del Novecento avevano messo in cantina, e che ora va rispolverato in vista del Rinascimento prossimo venturo. Sotto l’egida di Apollo e dell’Apollo 11, assisteremo al matrimonio alchemico di classicismo e futurismo, al trionfo delle n(u)ove Muse su «antanisti» e «trashaiuòli», e alla chiusura ufficiale dei decenni bui della postmodernità.
Tutto gratis, come sempre. La prima parte della serata, omette di dire il comunicato, si intitolerà Dall'estetica trascendentale all'anestetica trash-and-antani: mio Dior, come sono caduta in vascio!; la seconda Le Muse intorno alla culla del nuovo Rinascimento.

Palasciano legge un brano da Cosmopolis di Stephen Toulmin durante
La Grande Ruota delle Umane Cose (De Magna Rota Rerum Humanarum)
.
Palazzo Fazio, 2010. Foto di Patrizio Cimmaruta.

1 commento:

Anonimo ha detto...

fantastiKmarcoooooooooooo