Il primo degli otto tomi oggi reperiti. |
Più tardi abbiamo pure visitato un paio di basiliche famose, quella medievalosa di Santa Chiara (già vista, se memoria non m'inganna) e quella baroccosa di...
— Come si chiama questa chiesa?
— Gesù Nuovo.
— Che combinazione: si chiama come la piazza qui di fronte!
Urania su un sarcofago del II sec., Museo del Louvre. |
Poi, usciti*, mentre dentro si battezzava un bimbo che tra anni leggendo questo blog trasalirà, e per premiarmi si sbattezzerà, ho acquisito il numero d'ottobre di «Le Scienze» e ci ho trovato almeno un paio di spunti freschi utili al bel seminario che – non so se sapete – parte domani sera: De natura mundi. L'interpretazione del mondo in ottanta giorni. Al quale s'accenna nel verso 2 del sonettaccio d'occasionissima che in duplice copia, quest'oggi, in pizzeria ho ai miei amici consegnato:
SONETTO TARDIVO
PER I COMPLEANNI
DI CARMINE E ROSA
Pur se mancano ormai sol poche ore
a De natura mundi, lectio prima,
ci tengo a dedicare qualche rima
a voi – ch’oggi vedrò – con tanto amore.
Te, Carmine, e te, Rosa: Poesia e Fiore!
non qual questa poesia ch’è senza lima,
fiore di carta che la vostra stima
diminuirà nell’arte dell’autore…
Io sono il can che porta un osso al bimbo
suo padrone, e voi in due quel bimbo stesso.
Fa schifo, sí, ma è tutto ciò che avea
quel cane questo dono. Or voi nel limbo
non lasciatemi: dite presto, adesso,
se voi m’amate ancor, mio dio! mia dea!
* Rosa, ciò letto, ratta mi corregge: «A onor del vero la rivista l'hai presa prima di entrare in chiesa, non dopo».
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