Solo una settimana fa festeggiavamo felici (vedi
qui) il 90° compleanno di
Andrea Zanzotto, e stamattina è arrivata la notizia agghiacciante.
Mi sento piuttosto abbattuto e non mi viene da scrivere niente.
Tranne che stamattina, per sbadataggine, ho urtato stortamente con le dita della mano destra (la quale già qualche anno fa ebbe incrinato un osso) un orlo di marmo, e mi sono fatto molto male.
Più tardi, saputo della morte del poeta, mi sono domandato se essa per caso, o meglio per sincronicità junghiana, non fosse avvenuta esattamente nell'ora di quell'urto: all'incirca le dieci del mattino.
E, in effetti (vedi
qui), è possibile.
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